Per ammirare fino in fondo la bellezza di un paesaggio, come quello offerto da questa splendida città, non basterebbe una settimana. Se pur piccolo infatti, Porto Azzurro offre emozioni per tutti i gusti. Dalla vita mondana, con i suoi locali incastonati tra i vicoli, alle passeggiate nel verde, ai panorami mozzafiato dell'antico carcere del Longone che una volta dava il nome al paese.
E' curioso sapere che la città una volta si chiamava proprio Portolongone e, poichè la gente associava al paese il nome del carcere - longone appunto , è stato cambiato nell'attuale Porto Azzurro per questioni turistiche.
Il nostro secondo giorno in rada è stato, se possibile, ancora migliore del primo. Il nostro ancoraggio teneva alla grande da quasi 36 ore e non dava alcun segno di voler cedere.
Fermarsi un giorno in più dove merita da la possibilità all'equipaggio anche di riposare un po' di più, senza preoccuparsi di dover mollare gli ormeggi di buon mattino. Una bella dormita ristoratrice è quello che ci vuole per ricaricare le batterie.
La rada nel frattempo si è sfollata e ora si può godere di un mare sgombro da ostacoli, piatto, e caldo! L'ideale per un bel bagno.
Ovviamente non si possono tralasciare le faccende "domestiche" a bordo, quindi la nostra bella lavastoviglie "nature", un po' di pulizie e la barca torna lucente come prima.
Nel pomeriggio una bella passeggiata in centro, un po' di spesa, una cosa breve però, ormai l'abitudine a vivere scalzi comincia a prevalere è il livello di sopportazione delle infradito è sempre più basso. E' tempo di risalire a bordo, di fare un nuovo bagno rigenerante e di godersi qualche ora di sole.
I programmi per la sera? beh l'immancabile cena di pesce al ristorante.
Purtroppo, contrariamente alle nostre aspettative la cena è stata un po' deludente, ma tutto sommato quello che conta è trascorrere una piacevole serata, seguita da una "vasca" notturna tra le bancarelle etniche - alcune delle quali veramente meritevoli -.
Ma è arrivato il momento di tornare a bordo, domani ci aspetta una giornata lunga: domani tutta vela!!!
USA 2013
giovedì 30 agosto 2012
mercoledì 22 agosto 2012
Da Marina di campo a Porto Azzurro, il golfo della Lacona e il GolfoStella
08.08.2012...Dopo il fantastico spettacolo della sera precedente è giunto il momento di lasciare Marina di Campo alla volta di una non ancora definita meta. La costa meridionale dell'isola regala tanti magnifici ancoraggi, ognuno dei quali con caratteristiche uniche. Avevamo l'imbarazzo della scelta... Beh la giornata era lunga e perché non vederli tutti allora?
La Lacona si è aperta davanti a noi subito dopo aver doppiato la punta di capo Fonza: un insenatura piuttosto stretta e profonda caratterizzata dalle due colline che la sovrastano lateralmente. La nostra chiglia ha poi solcato le acque di capo Stella. Il golfo omonimo, più ampio di quello della Lacona, ha permesso di ammirare angoli davvero caratteristici come cala dell'innamorata.
Dopo qualche bagno rigenerante, approfittando di un buon vento teso da NW di circa 14/15 nodi abbiamo dato sfogo alla randa e al fiocco che fremevano.
Diretta la prua di Giglio prima ad Est e poi a Nord Est abbiamo veleggiato splendidamente a 8 nodi per circa 1 ora e mezza fino a raggiungere il golfo di Porto Azzurro.
Le sue splendide insenature hanno fatto da cornice al nostro ingresso nella baia. Quella sarebbe stata la nostra destinazione per quel giorno.
Sebbene quest'anno si sia notato un evidente calo delle imbarcazioni, Porto Azzurro, date le sue ridotti dimensioni non poteva ospitarci, così come non lo avrebbe fatto neanche il giorno seguente. Ma nessun problema. Dato fondo all'ancora nei pressi del Golfo di Mola abbiamo potuto godere di una rada tranquilla e sicura, dato il fondale fangoso, ottimo tenitore.
L'entusiasmo tra l'equipaggio per visitare il bellissimo paesino di Porto Azzurro era incontenibile, e dunque è stato immediatamente calato il tender in acqua. Una breve passeggiata nella zona portuale e poi un po' di rifornimenti...mai lasciare la cambusa sguarnita.
E come coronare l'ennesima giornata splendida se non con un buon aperitivo?
Ed ecco comparire l'immancabile bicchiere di birra e qualche snack sfizioso che ci ha accompagnati sino alla sera, quando, dopo cena, una nuova puntata a terra era inevitabile.
A Porto Azzurro, così come ricordavo, la vita non mancava di certo, centinaia di persone intente ad ammirare gli angoli caratteristici di quel paesaggio. La gente cordiale, nello stile dei buoni toscani, lascia spazio per siparietti divertenti, mentre il profumo del pesce che esce dalle cucine degli innumerevoli ristorantini, inebria lo spirito ed il corpo.
Ovviamente non poteva mancare anche un po' di shopping turistico che non fa mai male e poi tutti a bordo per la prima notte a Porto Azzurro, A cullarci dolcemente, un leggero venticello da nord che metteva alla "ruota" Giglio.
La Lacona si è aperta davanti a noi subito dopo aver doppiato la punta di capo Fonza: un insenatura piuttosto stretta e profonda caratterizzata dalle due colline che la sovrastano lateralmente. La nostra chiglia ha poi solcato le acque di capo Stella. Il golfo omonimo, più ampio di quello della Lacona, ha permesso di ammirare angoli davvero caratteristici come cala dell'innamorata.
Dopo qualche bagno rigenerante, approfittando di un buon vento teso da NW di circa 14/15 nodi abbiamo dato sfogo alla randa e al fiocco che fremevano.
Diretta la prua di Giglio prima ad Est e poi a Nord Est abbiamo veleggiato splendidamente a 8 nodi per circa 1 ora e mezza fino a raggiungere il golfo di Porto Azzurro.
Le sue splendide insenature hanno fatto da cornice al nostro ingresso nella baia. Quella sarebbe stata la nostra destinazione per quel giorno.
Sebbene quest'anno si sia notato un evidente calo delle imbarcazioni, Porto Azzurro, date le sue ridotti dimensioni non poteva ospitarci, così come non lo avrebbe fatto neanche il giorno seguente. Ma nessun problema. Dato fondo all'ancora nei pressi del Golfo di Mola abbiamo potuto godere di una rada tranquilla e sicura, dato il fondale fangoso, ottimo tenitore.
L'entusiasmo tra l'equipaggio per visitare il bellissimo paesino di Porto Azzurro era incontenibile, e dunque è stato immediatamente calato il tender in acqua. Una breve passeggiata nella zona portuale e poi un po' di rifornimenti...mai lasciare la cambusa sguarnita.
E come coronare l'ennesima giornata splendida se non con un buon aperitivo?
Ed ecco comparire l'immancabile bicchiere di birra e qualche snack sfizioso che ci ha accompagnati sino alla sera, quando, dopo cena, una nuova puntata a terra era inevitabile.
A Porto Azzurro, così come ricordavo, la vita non mancava di certo, centinaia di persone intente ad ammirare gli angoli caratteristici di quel paesaggio. La gente cordiale, nello stile dei buoni toscani, lascia spazio per siparietti divertenti, mentre il profumo del pesce che esce dalle cucine degli innumerevoli ristorantini, inebria lo spirito ed il corpo.
Ovviamente non poteva mancare anche un po' di shopping turistico che non fa mai male e poi tutti a bordo per la prima notte a Porto Azzurro, A cullarci dolcemente, un leggero venticello da nord che metteva alla "ruota" Giglio.
sabato 11 agosto 2012
A volte la fortuna....
07.08.2012...
Dopo aver gustato un fantastico piatto di spaghetti alle vongole preparato (modestamente) dal sottoscritto, mentre ci si sollazzava in pozzetto tra una chiacchiera e l'altra, ecco che si vedono uscire alcune motovedette della capitaneria di porto, con i lampeggianti blu e alcuni colpi di sirena ... dietro di loro un'imbarcazione più grande, forse un rimorchiatore ma il buio non aiutava...
Le domande si sono moltiplicate: che succede? stanno andando a soccorrere qualcuno? Perché escono?
La risposta si è fatta attendere, ma alla fine abbiamo capito e con sommo piacere a mezzanotte abbiamo assistito ad un fantastico spettacolo pirotecnico-musicale, che dalla città di Marina di Campo ha illuminato tutta la baia lasciando tutti a bocca aperta.
E vi assicuro che qualcosa del genere vista dal mare è davvero unica.
L'occasione era la festa di S. Gaetano, patrono di Marina di Campo e la fortuna ci ha condotti in quel posto regalandoci una bellissima serata ondeggiando in una fantastica rada.
Dopo aver gustato un fantastico piatto di spaghetti alle vongole preparato (modestamente) dal sottoscritto, mentre ci si sollazzava in pozzetto tra una chiacchiera e l'altra, ecco che si vedono uscire alcune motovedette della capitaneria di porto, con i lampeggianti blu e alcuni colpi di sirena ... dietro di loro un'imbarcazione più grande, forse un rimorchiatore ma il buio non aiutava...
Le domande si sono moltiplicate: che succede? stanno andando a soccorrere qualcuno? Perché escono?
La risposta si è fatta attendere, ma alla fine abbiamo capito e con sommo piacere a mezzanotte abbiamo assistito ad un fantastico spettacolo pirotecnico-musicale, che dalla città di Marina di Campo ha illuminato tutta la baia lasciando tutti a bocca aperta.
E vi assicuro che qualcosa del genere vista dal mare è davvero unica.
L'occasione era la festa di S. Gaetano, patrono di Marina di Campo e la fortuna ci ha condotti in quel posto regalandoci una bellissima serata ondeggiando in una fantastica rada.
martedì 7 agosto 2012
Da Marciana a Marina di campo
Oggi, smaltita la prima giornata ( ed il cocktail della sera) Giglio ha mollato gli ormeggi con destinazione Marciana Marina.
Il tempo è cambiato il vento come previsto a girato a nord e per quella che dovrebbe essere la tratta più lunga del nostro viaggio ci ha accompagnato una fastidiosa onda lunga e decisamente poco vento. Proceduto verso ovest e poi sud abbiamo dovuto anche lottare con piccolo e per fortuna innocuo problema al fiocco.
Alle 11.50 la prua di Giglio ha fatto la sua comparsa nell'incantevole baia di punta fetovaia. Un posto magnifico, l'acqua limpida e il fondale ricco e affascinante.
Purtroppo la maledetta onda lunga ha lasciato il segno sull'equipaggio e persistendo anche fetovaia ( che non è così disossata come si potrebbe pensare) siamo stati costretti ad anticipare l'arrivo a Marina di campo dove in questo momento siamo all'ancora e con l'equipaggio di nuovo in formissima!! Stasera per la loro prima notte in rada e per festeggiare, spaghetto con le vongole cucinato dallo skipper!
Il tempo è cambiato il vento come previsto a girato a nord e per quella che dovrebbe essere la tratta più lunga del nostro viaggio ci ha accompagnato una fastidiosa onda lunga e decisamente poco vento. Proceduto verso ovest e poi sud abbiamo dovuto anche lottare con piccolo e per fortuna innocuo problema al fiocco.
Alle 11.50 la prua di Giglio ha fatto la sua comparsa nell'incantevole baia di punta fetovaia. Un posto magnifico, l'acqua limpida e il fondale ricco e affascinante.
Purtroppo la maledetta onda lunga ha lasciato il segno sull'equipaggio e persistendo anche fetovaia ( che non è così disossata come si potrebbe pensare) siamo stati costretti ad anticipare l'arrivo a Marina di campo dove in questo momento siamo all'ancora e con l'equipaggio di nuovo in formissima!! Stasera per la loro prima notte in rada e per festeggiare, spaghetto con le vongole cucinato dallo skipper!
Da Portoferraio a Marciana Marina
Ieri 06.08.2012 Giglio è salpata in direzione di Marciana Marina, ad accompagnarci un leggero libeccio che ci ha regalato una splendida mattinata di vela! Lasco, poppa, traverso! Dopo una breve sosta nel golfo del Viticcio per un fugace bagno ed un buon pranzetto estivo siamo ripartiti per la nostra destinazione. Sebbene il tempo non era dei migliori ( abbiamo preso un po'd'acqua nell'ultimo tratto) siamo arrivati a destinazione a meta pomeriggio. Ormeggio al campo boe di Vincenzo con tanto di complimenti da parte di ormeggiatori e presenti per la manovra chirurgica! ( abbiamo infilato un tronco nella cruna di un ago!!!).
Nel pomeriggio una passeggiata in paese con annesso shopping turistico e via con cena carnivora. La sera nuovamente in paese, davvero delizioso con i suoi angoli di paradiso, per assaggiare un buon cocktail e la movida elbana! A mezzanotte e mezza travolti da un'insostenibile stanchezza Tutti in branda
A breve arriveranno anche le foto!!!
Ciao e buon vento da Giglio e il suo equipaggio
Nel pomeriggio una passeggiata in paese con annesso shopping turistico e via con cena carnivora. La sera nuovamente in paese, davvero delizioso con i suoi angoli di paradiso, per assaggiare un buon cocktail e la movida elbana! A mezzanotte e mezza travolti da un'insostenibile stanchezza Tutti in branda
A breve arriveranno anche le foto!!!
Ciao e buon vento da Giglio e il suo equipaggio
domenica 5 agosto 2012
venerdì 3 agosto 2012
48 ore ancora e poi tutti a bordo si salpa!!!
Ragazzi ci siamo,
tra 48 ore Giglio salperà da Portoferraio.
Stante quanto riportato dal meteo sarà una settimana calda, vento debole e mare calmo o generalmente poco mosso.
E' ancora presto per dirlo, dato che le previsioni a lungo termine hanno un livello di attendibilità basso, tuttavia è indicata la possibilità di un vento da SE variabile tra i 3 e i 15 nodi (poco meno di 30 Km/h al massimo). Il vento ideale per delle splendide veleggiate, ma comporterà qualche centimetro d'onda che sarà da verificare una volta in mare.
Certamente non fastidiosa in navigazione quest'ondina, in rada, potrebbe diventarlo.
Detto ciò se le previsioni saranno rispettate prevedo che il programma della settimana possa subire modifiche per assicurarvi il massimo del comfort in navigazione e in rada, per cui fino alla completa rotazione a nord dei venti, che dovrebbe arrivare verso mercoledì, sguazzeremo tra le limpide acque del lato settentrionale e orientale dell'isola. per poi completare il giro sul lato meridionale ed occidentale.
...il capitano vi aspetta bordo!!!!
tra 48 ore Giglio salperà da Portoferraio.
Stante quanto riportato dal meteo sarà una settimana calda, vento debole e mare calmo o generalmente poco mosso.
E' ancora presto per dirlo, dato che le previsioni a lungo termine hanno un livello di attendibilità basso, tuttavia è indicata la possibilità di un vento da SE variabile tra i 3 e i 15 nodi (poco meno di 30 Km/h al massimo). Il vento ideale per delle splendide veleggiate, ma comporterà qualche centimetro d'onda che sarà da verificare una volta in mare.
Certamente non fastidiosa in navigazione quest'ondina, in rada, potrebbe diventarlo.
Detto ciò se le previsioni saranno rispettate prevedo che il programma della settimana possa subire modifiche per assicurarvi il massimo del comfort in navigazione e in rada, per cui fino alla completa rotazione a nord dei venti, che dovrebbe arrivare verso mercoledì, sguazzeremo tra le limpide acque del lato settentrionale e orientale dell'isola. per poi completare il giro sul lato meridionale ed occidentale.
...il capitano vi aspetta bordo!!!!
mercoledì 1 agosto 2012
VELA: ma cos'è?.... pronti a virare?
Abbiamo visto come fa una barca a muoversi sull'acqua spinta dalla forza del vento, ma come si fa andare da A a B se questo comporta risalire il vento?
Ricordate il principio generale per cui una barca con la prua al vento non è governabile? Allora....
Allora si imposta una navigazione definita bordeggio, ossia si risale verso il vento con andature di bolina intervallate da una manovra che permette di cambiare il lato (mura) ossia una VIRATA.
La virata è la manovra finalizzata a cambiare le mura facendo passare la prua nel vento.
ESECUZIONE:
- andatura di BOLINA o BOLINA STRETTA
- la barca deve avere ABBRIVIO (= velocità)
- acque libere nel raggio di virata
- il timoniere dispone l'equipaggio per la manovra: due persone alle scotte del fiocco e una persona alla scotta della randa
- il timoniere chiede all'equipaggio se sono pronti a virare, l'equipaggio solo quando è pronto risponde PRONTI
- il timoniere mette il timone tutto all'ORZA (prua verso il vento)
- la prua attraversa l'angolo morto e una volta con la prua al vento le vele fileggiano
- chi è alla scotta del fiocco che fino a quel momento era sottovento, ossia che era in tensione, lasca la scotta (la libera completamente dal winch)
- chi è alla scotta del fiocco sul nuovo sottovento la cazza (la tira facendo 2/3 giri in senso orario sul winch)
- il fiocco passa così sulle nuove mura, la randa passa da sola
- la virata è completata quando la barca attraversa l'angolo morto e si riporta di BOLINA sulle nuove mura.
- la persona alla scotta di randa non effettua nulla se non piccole regolazioni in caso di vento forte.
Per avere un'idea, quantomeno teorica, sul raggio di virata, bisogna considerare uno spostamento della prua di circa 90° gradi.
Dal video si nota chiaramanete come inizialmente il fiocco e la randa si trovano sulla loro dritta (sx dello schermo), successivamente si nota che appena il fiocco va al vento (fileggia) i due Tailer (le persone alle scotte del fiocco) si adoperano per lascare la scotta di dritta (che fino a quel momento era quella sottovento) e a cazzare quella di sinistra, nuovo sottovento.
Si ringrazia ubiVR per il bel viedo.
Ricordate il principio generale per cui una barca con la prua al vento non è governabile? Allora....
Allora si imposta una navigazione definita bordeggio, ossia si risale verso il vento con andature di bolina intervallate da una manovra che permette di cambiare il lato (mura) ossia una VIRATA.
La virata è la manovra finalizzata a cambiare le mura facendo passare la prua nel vento.
ESECUZIONE:
- andatura di BOLINA o BOLINA STRETTA
- la barca deve avere ABBRIVIO (= velocità)
- acque libere nel raggio di virata
- il timoniere dispone l'equipaggio per la manovra: due persone alle scotte del fiocco e una persona alla scotta della randa
- il timoniere chiede all'equipaggio se sono pronti a virare, l'equipaggio solo quando è pronto risponde PRONTI
- il timoniere mette il timone tutto all'ORZA (prua verso il vento)
- la prua attraversa l'angolo morto e una volta con la prua al vento le vele fileggiano
- chi è alla scotta del fiocco che fino a quel momento era sottovento, ossia che era in tensione, lasca la scotta (la libera completamente dal winch)
- chi è alla scotta del fiocco sul nuovo sottovento la cazza (la tira facendo 2/3 giri in senso orario sul winch)
- il fiocco passa così sulle nuove mura, la randa passa da sola
- la virata è completata quando la barca attraversa l'angolo morto e si riporta di BOLINA sulle nuove mura.
- la persona alla scotta di randa non effettua nulla se non piccole regolazioni in caso di vento forte.
Per avere un'idea, quantomeno teorica, sul raggio di virata, bisogna considerare uno spostamento della prua di circa 90° gradi.
Si ringrazia ubiVR per il bel viedo.
...alla prossima puntata: l'ABBATTUTA o STRAMBATA
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