08.08.2012...Dopo il fantastico spettacolo della sera precedente è giunto il momento di lasciare Marina di Campo alla volta di una non ancora definita meta. La costa meridionale dell'isola regala tanti magnifici ancoraggi, ognuno dei quali con caratteristiche uniche. Avevamo l'imbarazzo della scelta... Beh la giornata era lunga e perché non vederli tutti allora?
La Lacona si è aperta davanti a noi subito dopo aver doppiato la punta di capo Fonza: un insenatura piuttosto stretta e profonda caratterizzata dalle due colline che la sovrastano lateralmente. La nostra chiglia ha poi solcato le acque di capo Stella. Il golfo omonimo, più ampio di quello della Lacona, ha permesso di ammirare angoli davvero caratteristici come cala dell'innamorata.
Dopo qualche bagno rigenerante, approfittando di un buon vento teso da NW di circa 14/15 nodi abbiamo dato sfogo alla randa e al fiocco che fremevano.
Diretta la prua di Giglio prima ad Est e poi a Nord Est abbiamo veleggiato splendidamente a 8 nodi per circa 1 ora e mezza fino a raggiungere il golfo di Porto Azzurro.
Le sue splendide insenature hanno fatto da cornice al nostro ingresso nella baia. Quella sarebbe stata la nostra destinazione per quel giorno.
Sebbene quest'anno si sia notato un evidente calo delle imbarcazioni, Porto Azzurro, date le sue ridotti dimensioni non poteva ospitarci, così come non lo avrebbe fatto neanche il giorno seguente. Ma nessun problema. Dato fondo all'ancora nei pressi del Golfo di Mola abbiamo potuto godere di una rada tranquilla e sicura, dato il fondale fangoso, ottimo tenitore.
L'entusiasmo tra l'equipaggio per visitare il bellissimo paesino di Porto Azzurro era incontenibile, e dunque è stato immediatamente calato il tender in acqua. Una breve passeggiata nella zona portuale e poi un po' di rifornimenti...mai lasciare la cambusa sguarnita.
E come coronare l'ennesima giornata splendida se non con un buon aperitivo?
Ed ecco comparire l'immancabile bicchiere di birra e qualche snack sfizioso che ci ha accompagnati sino alla sera, quando, dopo cena, una nuova puntata a terra era inevitabile.
A Porto Azzurro, così come ricordavo, la vita non mancava di certo, centinaia di persone intente ad ammirare gli angoli caratteristici di quel paesaggio. La gente cordiale, nello stile dei buoni toscani, lascia spazio per siparietti divertenti, mentre il profumo del pesce che esce dalle cucine degli innumerevoli ristorantini, inebria lo spirito ed il corpo.
Ovviamente non poteva mancare anche un po' di shopping turistico che non fa mai male e poi tutti a bordo per la prima notte a Porto Azzurro, A cullarci dolcemente, un leggero venticello da nord che metteva alla "ruota" Giglio.
Nessun commento:
Posta un commento