Beh ve lo riassumo in poche parole!!!
Nel 2011 tre esperti velisti, hanno recuperato il La Poste, un ketch di 87 piedi costruito agli inizi degli anni '90 per prendere parte alla Withbread Round The World Race, l'odierna Volvo Ocean Race.
Dopo avervi partecipato, la barca è passata nelle mani di diversi proprietari ma senza più essere impegnata in competizioni, e alla fine si è ritrovata in un angolo dimenticato di un cantiere.
Il La Poste, dopo un attento restauro è stato riportato in forma e questi tre ambiziosi, e quantomeno coraggiosi velisti, hanno deciso di farla tornare a solcare le acquee in una competizione ad dir poco "famigerata": la festa della Vela, la Barcolana.
Fino a qui nulla di particolare, infatti quello che hanno fatto di realmente coraggioso è stato preparare per questo evento un equipaggio diciamo "speciale". Infatti i nuovi regatanti del La Poste sono 8 ragazzi affetti dalla sindrome di Down.
Nel corso del documentario sono chiaramente emerse le difficoltà che hanno dovuto affrontare sia il team di esperti che i ragazzi. Queste difficoltà però, non hanno ostacolato in alcun modo il progetto, anzi lo hanno incentivato e hanno contribuito ha creare un rapporto fantastico tra i membri dell'equipaggio, quell'affiatamento che ogni skipper vorrebbe sulla sua barca.
La vita ha bordo è stata impegnativa, i ragazzi hanno lavorato molto, allenandosi duramente prima lungo la costa laziale e poi all'Isola d'Elba.
Purtroppo, alcuni lavori necessari per mettere la barca in sicurezza e quindi poter affrontare la regata, ha costretto La Poste ad uno stop forzato impedendogli di mollare gli ormeggi per la Barcolana 2011. Questo ha rappresentato un momento difficile per questi ragazzi, ma soprattutto per lo skipper che si è sentito responsabile per aver deluso quel suo team speciale.
Ma come si sa a volte sono proprio queste persone cosiddette speciali che invece sono le più semplici e capaci di vedere nel cuore delle persone. E proprio loro, quegli otto ragazzi hanno compreso le ragioni che hanno costretto a quella battuta di arresto il loro progetto.
Ma nulla è andato perduto, anzi La Poste e il suo equipaggio hanno potuto continuare ad allenarsi sempre più e con un aiuto speciale....
Eh si! perché a dare manforte al gruppo è arrivato anche Vincenzo Onorato e i suoi "mascalzoni latini". Un team di grandi amanti ed esperti della Vela che tutti noi abbiamo avuto modo di apprezzare in una delle ultime edizioni della American's Cup, quando ancora si affrontavano le onde sui grandi monoscafi.
Ed ecco che ad ogni ragazzo membro dell'equipaggio, è stato affiancato un esperto regatista del team "Mascalzone Latino", una scelta che si è rivelata essere vincente sin da subito.
Così finalmente arriva ottobre 2012 e con lui anche la Barcolana.
Come ogni anno questa competizione ha visto affrontarsi, anche nel 2012, quasi 2000 imbarcazioni. Emozionante vedere la linea di partenza di circa un miglio e mezzo, punteggiata da migliaia di vele. Emozionante anche vedere più o meno esperti equipaggio destreggiarsi tra precedenze e voglia di primeggiare.
E La Poste? Beh La Poste è partita con il suo equipaggio e si è classificata al 24° posto, e 9^ nella categoria Maxi!
Questa è la storia di questa barca speciale, la stessa barca che nel '93 ha toccato la velocità di 40 nodi e che oggi ha battuto un altro record, di gran lunga più importante, quello della diversità. La Poste ci ha dimostrato come a volte le barriere ce le costruiamo noi nella nostra testa, senza sapere che tutto si può affrontare quando alla base c'è la passione, il rispetto per gli altri e per il mare e soprattutto la volontà.
Ma del resto questo è l'insegnamento più grande che la Vela ci regala ogni volta che molliamo gli ormeggi.
A questo punto vorrei dire grazie a La Poste e al suo equipaggio per averci fatto scoprire un lato della Vela che pochi conoscono.
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