USA 2013

martedì 31 luglio 2012

Un po' di vela adrenalinica: Singore e Signori la Volvo Ocean Race 2011-12


Questa è l'espressione massima della vela oceanica, una competizione che vede le barche sfidarsi in regate d'altura di intensità eccezionale, in ogni condizione di mare e meteorologica.

I migliori velisti del mondo danno sfoggio di tecnica e tenacia in una competizione dai ritmi sfrenati.

Buon Divertimento

RICETTA N.5

FARFALLE AGLI SCAMPI

Ingredienti per 4 persone :

360 gr di farfalle; 24 scampi; 1/4 di vino bianco secco; 1 scalogno; pinoli; alloro; 1 limone; basilico; olio; sale, pepe

Procedimento:

Lavate gli scampi e lessateli per 10 minuti in un court-bouillon che preparerete con acqua e metà del vino, 2 foglie di alloro, la scorza di 1 limone,di 1 arancio e del sale. A cottura ultimata, sgusciateli ed eliminate il filo nero.
Fate soffriggere lo scalogno,unite gli scampi,sale, pepe,un cucchiaio di pinoli e il vino restante. Aspettate 5 minuti e aggiungete il basilico tritato. Quando le farfalle sono pronte conditele con il sugo e decorate con le foglioline di basilico.


Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: Semplice

VELA: ma cos'è?.... fin che la barca va

Abbiamo scoperto quali sono i motori della nostra barca, e qual'è il "volante". Ora vediamo di fare qualche breve accenno su come si conduce un'imbarcazione in navigazione a vela.

Non vi starò a fare un trattato sulla portanza e le regolazioni di fino delle vele, ma è opportuno sapere che la barca avanza nel vento grazie all'aria che scorre sulle vele.

Partiamo da un presupposto fondamentale: PRUA AL VENTO LA BARCA NON GOVERNA.
Infatti se ci mettiamo con la prua verso la direzione di provenienza del vento noteremo che le nostre vele sbattono - in gergo si dice che "fileggiano" - e la barca non avanza, i suoi spostamenti saranno dovuti esclusivamente allo scarroccio sull'acqua, ossia all'effetto dovuto alle onde e al vento che sbatte contro le fiancate della barca.

Prendendo come punto di riferimento la direzione di provenienza del vento, proprio per il concetto esposto qui sopra, considerate un angolo approssimativo di 45° a destra e 45° a sinistra rispetto al vento. Questo angolo, complessivamente di 90° è detto ANGOLO MORTO.

Al di la di questo limite, il vento impatta sulle nostre vele,  con un angolo detto di incidenza, che genera su di esse una forza chiamata PORTANZA e che permette alla barca di avanzare sull'acqua. Quindi, partendo dal limite estremo dell'angolo morto, quindi allontanando la prua dal vento, abbiamo la prima delle andature a vela: la BOLINA (bolina stretta).

Via via, allontanando sempre più la prua rispetto al vento passeremo per le varie andature: BOLINA stretta, BOLINA, BOLINA larga,  TRAVERSO, LASCO, GRAN LASCO, POPPA PIENA (o Fil di ruota)


ORZA e POGGIA:
Orza e Poggia sono i termini utilizzati per definire la manovre da effettuare con il timone qualora si voglia rispettivamente avvicinare o allontanare la prua dal vento.

ORZA: si avvicina la prua al vento
POGGIA: si allontana la prua dal vento

ESEMPIO: se dall'andatura di BOLINA vogliamo portarci al TRAVERSO dovremo POGGIARE, al contrario, se dall'andatura di LASCO vogliamo andare al TRAVERSO dovremo ORZARE.

Come si nota anche dalla figura in alto, ogni assetto della barca prevede una conseguente regolazione delle vele, sia randa che fiocco. Lasciando da parte le regolazioni di fino, in linea generale si dice che: quando si ORZA si CAZZANO le vele, mentre quando si POGGIA si LASCANO. Viene da se che una volta raggiunta l'andatura di POPPA il vento non "porterà" più la nostra imbarcazione bensì la spinge, in quella circostanza avremo le nostre vele completamente lascate ed il fioco passato già sul nuovo lato della barca (in gergo passato sulle nuove mura dove "mura" sta appunto per lato)

ESEMPIO: se dall'andatura di BOLINA voglio andare al LASCO, POGGIO E LASCO le vele, mentre se dal LASCO voglio andare in BOLINA, ORZO  e CAZZO le vele.

La regolazione delle vele avviene tramite le SCOTTE, cime di cui abbiamo già parlato in precedenza.

alla prossima puntata....LA VIRATA




domenica 29 luglio 2012

VELA: ma cos'è?... Eppur si muove.....

Capire perché una barca si muove è il primo passo che si fa quando ci si avvicina ad una barca.

Beh allora avviciniamoci. 


Nell'immagine qui sopra potete divertirvi a scoprire quegli strani nomignoli che vengono affibbiati alle varie parti della barca.

Nomi che derivano da un'antica tradizione marinara che nei secoli ha fatto suoi termini nati dalla fusione di più lingue e più dialetti. 

Vi capiterà molto spesso di sentirli durante la vostra vacanza e se ve ne ricorderete qualcuno stupirete il vostro skipper che vi promuoverà sicuramente "capitano in seconda"....

Non si può pensare di imparare tutta la nomenclatura di un imbarcazione, a maggior ragione se a vela. Quindi  ho pensato di parlare solo di quelle poche cose che sicuramente in navigazione a vela vi troverete ad utilizzare.

Tutto il resto lo imparerete navigando e, se lo vorrete, al ritorno dalla vostra vacanza, dilettandovi in divertenti corsi di vela. 

Cominciamo dai nostri motori: le vele.

Normalmente le vele con cui vi troverete a manovrare durante una crociera sono essenzialmente due: la randa - la vela principale - e il fiocco - la vela di prua - anche se è bene sapere che di vele di prua ce ne sono molte e ognuna ha il suo specifico impiego. 

LA RANDA

E' la vela più grande, diciamo la principale, il nostro motore primario. Si fissa alla struttura composta da da albero e boma. 



Questa vela viene manovrata con una cima, che prende il nome di "scotta" (colorata in blu nell'immagine) ed il cui nome vi dovrebbe già accendere un campanello di allarme e farvi capire perché si usano sempre un paio di guanti!!!

FIOCCO

A prua troviamo invece un'altra vela, il FIOCCO, una vela più piccola ma non per questo meno utile. Questa vela a differenza della randa si fissa a prua su una struttura - detta anche manovra fissa - che si chiama "strallo"  e va dalla prua alla testa dell'albero. Lo strallo tra l'altro ha anche la funzione di sorreggere l'albero nella parte anteriore. 

Anche il fiocco si manovra con le scotte, in questo caso sono due (colorate di rosso e verde nell'immagine sopra).
Ovviamente non bastano le vele per governare la barca c'è bisogno di poter dare all'imbarcazione la direzione che più si confà all'obbiettivo che dobbiamo perseguire. 
In linea teorica, e in caso di emergenza anche praticamente, si può manovrare solamente con le vele ma sicuramente non è una delle migliori condizioni di navigazione.  

Detto ciò, scopriamo il TIMONE.

Il timone è l'organo che permette la conduzione della barca seguendo rotte impostate dal timoniere, quindi di fatto una navigazione controllata. si compone di una pala - immersa in acqua - e di un organo di comando che agisce sulla pala a cui è collegato. (v. prima foto)


Sul timone, così come sulle vele e su ogni dotazione della  barca, ci sarebbero da scrivere pagine e pagine, ma siccome vi dovete solamente fare un idea di quello che troverete a bordo, sappiate che esistono due tipi di timone: a barra o a ruota.

Il concetto di funzionamento è praticamente uguale, ma le due tipologie differiscono per le modalità di azione sulla pala del timone. Il timone a barra agisce direttamente sulla pala del timone mentre il timone a ruota agisce sulla pala del timone mediante una serie di rimandi che permettono di ridurre gli sforzi del timoniere e rendono le manovre istintivi, ossia se vuoi virare (=girare) a destra non fai altro che girare a destra la ruota del timone... a meno che voi non vi troviate a navigare su imbarcazioni fino a 10 metri è raro trovare il timone a barra.

Barca a Vela da crociera con timone a barra



Barca a vela con timone a ruota
....alla prossima puntata



sabato 28 luglio 2012

RICETTA N.4

Fusilli con calamaretti

Ingredienti per :

400 gr. di fusilli; 400 gr. di calamaretti; 1 spicchio di aglio;50 gr. di olive nere secche denocciolate; olio extravergine; un bicchiere di vino bianco secco; 1 peperoncino; 10 pomodorini a pezzettini; 1 trito di prezzemolo e menta.

Procedimento:

Pulire e tagliare a fettine i calamaretti; in una pentola versare dell'olio extravergine di oliva e rosolare l'aglio tagliato a fettine sottili e il peperoncino sbriciolato. Adesso aggiungervi i calamaretti.
Rosolare senza far bruciare, versare il vino bianco e fare sfumare, quindi aggiungere la metà del trito di prezzemolo e menta con i pomodorini.
Aggiustare di sale e, dopo circa dieci minuti, aggiungere le olive snocciolate; allungare con acqua di cottura, se necessario, e cuocere per circa 10 minuti ancora.
Cuocere la pasta e, una volta scolata, saltarla nella padella del sughetto con i calamari; spegnere il fuoco e cospargere col restante trito di menta e prezzemolo prima di servire. 



Difficoltà: media

VELA: ma cos'è?...un po' di storia!

Vi state apprestando a salire a bordo di una barca a vela? State pensando a come sarà la vostra vacanza?
Beh senza dubbio, anche se non aspirate a diventare esperti velisti o lupi di mare, la cosa migliore per apprezzare fino in fondo la vostra vacanza è capire su cosa vi trovate e come quella "cosa" è in grado di portarvi in giro.

Ovviamente non faccio riferimento agli spostamenti a motore, in quanto non differiscono da nessun'altra imbarcazione, piuttosto vorrei darvi piccoli accenni sul come e perché una barca si muove sfruttando unicamente le forze che la natura ci mette a disposizione e che fanno della vela un'esperienza unica.

Gli spostamenti dell'uomo sull'acqua risalgono all'alba dei tempi. La storia moderna attribuisce la nascita della moderna concezione della navigazione marittima agli Egizi e ai Fenici e ai Romani, ma sicuramente grandi avventurieri del mare sono state anche le popolazioni del nord Europa che, si dice, abbiano raggiunto le coste del continente americano molto prima degli Esploratori del 1400 e 1500 d. C.

Da subito questi grandi popoli hanno intuito la necessità di poter manovrare imbarcazioni sempre più grandi sfruttando non solo le braccia dei vogatori, ma anche la forza del vento.

Ed ecco i velieri, grandi maestosi, diversi tra loro in base alle maturate esperienze dei vari popoli, nascono le prime vele quadre  e che si sono sviluppate sino ad arrivare ai grandi velieri della storia che tutti conosciamo, come le tre Caravelle di Cristoforo Colombo.


L'unico grande problema di queste grandi navi era scegliere le rotte e il periodo dell'anno per navigare. Infatti non potendo risalire il vento, i grandi velieri dovevano navigare con il vento in poppa, e quindi solcare i mari sfruttando i venti predominanti nella zona di navigazione.

Ed ecco che venti come gli Alisei o i Monsoni diventano decisivi per la navigazione negli oceani. 

A partire dall'epoca bizantina, si sviluppa anche un nuovo modo di concepire la vela, si cominciano a ridurre in forma triangolare le vele quadre, e pian piano prende piede una vela che si può dire l'antenata della vela aurica. 



Con la sua nascita la navigazione a vela ha un nuovo impulso, dato dalla possibilità di navigare risalendo le acque anche indipendentemente dalla provenienza del vento. 

Le vele auriche si studiano, vengono sviluppate ed adattate alle necessità della navigazione. 




Ma è a partire dal XVII secolo che nasce la vela moderna e affonda le sue radici nella lotta contro la pirateria marina. Nel corso del Secolo XVII le rotte delle Indie Orientali, dell'Africa e delleAmeriche erano infestate di pirati. Fra le principali prede delle scorrerie piratesche erano i navigli olandesi, che spostavano merci di valore fra l'Olanda e le proprie colonie.

Per rispondere a tali minacce gli Olandesi svilupparono dei velieri veloci ed agili chiamati jachtschip (dall'olandese "jacht", che significa cercare, cacciare, perseguire) i quali avevano il compito di inseguire e catturare i vascelli pirata. Risultando estremamente divertenti da condurre, queste agili imbarcazioni furono largamente usate anche a fini sportivi.
Queste imbarcazioni furono scoperte da Carlo II d'Inghilterra, che se ne appassionò a tal punto che una volta tornato in Gran Bretagna si fece costruire lo Jaime, un imbarcazione di 25 metri che impegnò immediatamente in una regata contro il Duca di York. 
Nasce così la vela sportiva, nel frattempo la parola di origine olandese "jacht" veniva anglicizzata nel termine "yacht" oggi largamente diffuso per indicare le imbarcazioni a vela.




...alla prossima puntata!!!!





mercoledì 25 luglio 2012

RICETTA DEL GIORNO N°3

Insalata fantasiosa (per 4/6 persone)

Ingredienti: 800 g di polpo; 2 mazzetti di rucola; 30 g di pinoli; il succo di 1 limone; 1/2 bicchiere di vino bianco secco; sale grosso; 1/2 mela;olio; sale e pepe

Preparazione:

Fate bollire il vino con poca acqua e alcuni grani di pepe. Unite il sale grosso e il polpo pulito e lavato.
Quando i tentacoli risultano morbidi toglieteli dal fuoco e lasciateli raffreddare per circa 20 minuti.
Quando il polpo è freddo tagliatelo a dadini e unitelo alla rucola fatta in piccoli pezzi, ai pinoli e alla mela a cubetti. Condite questa insalata con una salsina composta da olio, succo di limone, sale e pepe.


Tempo di preparazione: 30 minuti

Buon Appetito

martedì 24 luglio 2012

Where am I?

Dal 4 agosto seguite la nostra rotta con il link che troverete sulla colonna laterale del Blog grazie alla funzione google latitude.

RICETTA N° 2

Carpaccio di salmone

Ingredienti per 4 persone :

350 gr di salmone affumicato, 1 radicchio rosso grande, 2 carote, 1 limone, olio e sale q.b. 

Tempo di preparazione: 20/30 minuti 

Procedimento:

Pelate le carote e tagliatele alla julienne esattamente come se doveste preparare un'insalata. Allo stesso modo lavate il radicchio e tagliatelo a striscioline. Unite carote e radicchio.
A questo punto prendete il salmone tagliate anch'esso a striscioline facendo attenzione a non farle troppo sottili e disponetelo su un piatto.
Spremete abbondante limone sul pesce e lasciatelo a riposo per una decina di minuti.
Trascorso il tempo necessario adagiate sui piatti da portata le carote e il radicchio e sopra le striscie di salmone. Condite il tutto con il succo di limone e con sale e olio a piacimento. Buon appetito!

lunedì 23 luglio 2012

RICETTA N°1

Premesso che non sono uno chef anche se mi piace cucinare, ho rubacchiato le ricette a mio avviso più succulente dei marinai per proporle a voi.

e così.....

Sapori di Mare (per 4 persone):

1 polpo (meglio se non troppo piccolo), 10 gamberetti, 1 sacchetto di cozze, 1 sacchetto di vongole, calamari

Procedimento:

Far bollire il polpo in abbondante acqua salata, quindi lasciarlo raffreddare. A parte far bollire i gamberetti per qualche minuti e in un'altra pentola ancora i calamari per dieci minuti.
Scolare gamberetti e calamari, quindi lasciarli raffreddare.
In un tegame versare un filo d'olio, mettere cozze e vongole, quindi spruzzare con vino bianco. Attendere che le cozze e le vongole si aprano, quindi filtrare il sughetto rilasciato ed unirlo ad olio e limone.
Tagliare i gamberetti a pezzetti, lasciandone qualcuno interno, e poi i calamari.
Riunire tutto il pesce in un unico piatto, versarvi l'emulsione di limone e olio, cospargere con prezzemolo fresco.
Lasciare raffreddare per qualche ora in frigo. Buon appetito! 


Tempo di preparazione: medio/lungo

Difficoltà maggiori: reperire il pentolame in numero adatto, ma facilmente risolvibile facendo una cosa dopo l'altra anche perché questa portata va mangiata fredda.

RUBRICA: cucinare tra le onde come a casa propria!

Si sa, molte volte si crede che in barca sia difficile cucinare o quantomeno che ci si debba limitare a pasti fugaci e sempre uguali.
Sciocchezze, e a meno che voi non stiate affrontando una traversata in solitaria o una regata, quando siete per mare, nella tranquillità della vostra crociera, in compagnia di amici o famigliari, vi potrete cucinare prelibatezza degne di un ristorante.
Basta poco: un po' d'inventiva, il piacere di cucinare e prodotti semplici e freschi che trovate lungo le vostre tappe e che la natura non manca mai di offrire.
Volete mettere il sapore di un bel pesce che avete pescato voi!

Beh amici, con questa Rubrica, che non ha la pretesa di essere una guida di cucina, vi darò qualche dritta per provare a cimentarvi in una cucina diversa, tra fornelli basculanti e cibi sempre freschi e diversi, che stimoleranno la vostra fantasia, e perché no magari vi faranno scoprire una nuova passione.

Tempo permettendo ogni giorno pubblicherò una nuova proposta, sperando che anche voi facciate lo stesso!

Buon Vento amici

PROGRAMMA CROCIERA ALL'ISOLA D'ELBA ESTATE 2012



1° GIORNO (05.08):

-         Partenza da Piombino (LI) ore 10.30 arrivo a Portoferraio ore 11.30 trasferimento in macchina presso Edilnautica, distante 2 km circa.

-         Arrivo ad Edilnautica check-in ed  Imbarco sistemazione equipaggio e disbrigo pratiche burocratiche (mi raccomando portare documento d’identità valido)

-         Ultimi acquisti per la cambusa (frutta, verdura e quant’altro ci saremo sicuramente dimenticati)

-         aperitivo  “WELLCOME ON BOARD” e serata a Portoferraio

2° GIORNO (06.08):

-         Partenza di buon mattino destinazione Marciana Marina con sosta bagno/pranzo e notte in rada/gavitello.

3° GIORNO (07.08):

-         Partenza destinazione costa W dell’isola con soste nelle baie di Sant’andrea, Zanca e Fetovaia, notte al gavitello o rada a Cavoli o Marina di Campo, possibilità di escrusioni sull’isola di Pianosa (solo organizzate) lasciando la nostra barca


4° GIORNO (08.08):

-         Partenza con destinazione Porto Azzurro con sosta nel golfo della Lacona o Stella
Se il tempo lo permette potremmo trascorrere la notte qui in rada.

5° GIORNO (09.08):

-         Stazionamento a Porto Azzurro con possibilità di Escursioni

6° GIORNO (10.08)

-         Partenza con destinazione Rio Marina e sosta nel seno d’Ortano

7° GIORNO (11.08)

-         Giornata a spasso per "calette" varie e rientro in serata a Edilnautica


12.08.2012, purtroppo la nostra crociera avrà termine, check out entro le 8 del mattino, sistemazione bagagli e ripartenza per Portoferraio.

Per il traghetto abbiamo un po' da aspettare quindi possiamo fare i turisti ancora un po'.


Le destinazioni e le soste possono (e subiranno modifiche) in base alle condizioni meteo e in funzione di quello che l'equipaggio decide, fermo restando il concetto che in caso di cattivo tempo non si prenderà il mare per ovvie ragioni di sicurezza in primis e di relax.



martedì 17 luglio 2012

Siete Pronti!

Beh ora siete pronti! Avete in mano la ricetta per organizzare la vostra vacanza.

Non vi rimane che farlo e assaporare le meraviglie che questo tipo di viaggio vi regalerà, sperando che anche voi le condividerete con me su questo blog!

Io personalmente a partire dal 5 agosto posterò ogni giorno il mio diario di bordo per raccontarvi in ogni momento il mio di viaggio.

Tra poco vi delizierò con gustose idee culinarie semplici e veloci da cucinare a bordo, e con le quali potrete sbalordire i vostri compagni.

Buon Vento ragazzi!!!

LO SKIPPER...questo sconosciuto!

Lo Skipper è quella figura a cui voi affidate la vostra vacanza in tutti i suoi aspetti, dalla capacità di farvi divertire alla vostra sicurezza in mare.

Vi svelo un segreto...in mare non esiste democrazia!
Non temete non vuol dire che andrete a fare un'esperienza militare, ma solo per quanto riguarda ciò che attiene alla vostra sicurezza e alla navigazione.

In questi due ambiti le decisioni del comandante, sia esso uno skipper o il vostro migliore amico, non si discutono

Lo Skipper si presume sia una persona esperta e soprattutto che abbia una buona conoscenza della zona di navigazione. Normalmente le società di charter hanno un serbatoio da cui attingono a questo personale e che pertanto è collaudato.

Se è questa l'impressione che ne avrete allora affidatevi a lui per decidere dove andare e cosa fare.

È il comandante della vostra imbarcazione e su di lui grava la responsabilità dell'equipaggio e della barca.

In quanto a spesa, beh chiaramente rappresenta un extra sul vostro noleggio. Normalmente avere un skipper a bordo costa dagli 800 ai 1000 euro per settimana. I prezzi variano a seconda del luogo e in Italia - ovviamente :-( - sono tra i più alti!!!

Come rapportarsi con lo skipper a bordo? Senza dubbio si tratta di una figura estranea, ma se sa fare bene il suo lavoro saprà farsi apprezzare da subito, con qualità che vanno dal buon marinaio, alla guida turistica, all'animatore da villaggio vacanze.

Cercate di integrarlo quanto più potete e vedrete che nel giro di poche ore sarà uno di voi e tra dieci anni vi sentirete ancora al telefono.

Ci sono alcune consuetudini che è bene ricordare quando si ha uno skipper a bordo. Prima di tutto NON è un passeggero, quindi è buona norma che a lui non spetti una cabina, che invece deve essere occupata dai passeggeri paganti.

Quindi, a meno che la vostra barca non sia un 45/50 piedi, che allora è dotata del posto letto per l'equipaggio, lo skipper occupa uno dei posti letto in dinette! Ossia la parte centrale della barca. Ovviamente se avete un numero di equipaggio superiore alle cabine valutate questo aspetto.

Allo skipper, è previsto da contratto, è dovuto anche il vitto. Questo significa che se mangiate a bordo si dovrà preparare anche per lui, o lasciargli la disponibilità della cambusa affinché si cucini il suo pasto. In caso, invece, decidiate di uscire a cena è consuetudine pagare anche per lui o in alternativa lasciargli la cambusa come sopra.

Per il resto il suo compito è farvi divertire e tanto, se possibile!!!!

Vi assicuro che a volte è meglio spendere un po' di più ed affidarsi ad un professionista del mare che avventurarsi soli in una vacanza fai da te.

lunedì 16 luglio 2012

In vacanza...dove?


Dove avete trascorso o dove trascorrete quest'anno le vostre Vacanze estive?
Raccontatecelo e condividete consigli e suggerimenti utili a tutti.
Posted by Picasa

LA CAMBUSA DEL BUON MARINAIO

 Un aspetto molto importante legato all'organizzazione di una barca è legato alla Cambusa.

La cambusa, dall'olandese kabuis cucina della nave, è lo spazio a bordo destinato al deposito, conservazione e preparazione dei cibi. Termine assimilabile a: cucina di bordo
L'organizzazione deve essere fatta con cura, per evitare sprechi inutili e soprattutto per evitare di ritrovarsi in mezzo al mare senza cibo.

Io vi consiglio di acquistare i prodotti non deperibili (pasta, riso, tonno, bibite e scatolame vario) prima di partire, presso qualche grande magazzino perché nelle località marittime i prezzi potrebbero essere notevolmente più alti.

Ovviamente per quanto riguarda frutta, verdura e pesce è necessario comprarli in loco.

Per quanto riguarda le quantità regolatevi in base al numero dei partecipanti e al tempo di permanenza. Se la vostra crociera non supera la settimana è possibile effettuare un'unica cambusa - fatta eccezione per i prodotti freschi -, mentre se avete organizzato una crociera di due settimane o più dovrete sicuramente rimpinguare le riserve.

Normalmente lo spazio a bordo per stivare il cibo è sufficiente quindi non temete di fare scorta di ciò che più di tutto è necessario ACQUA.

Per il resto non fatevi mai mancare birre, vino e snaks per organizzare simpatici aperitivi, una tradizione sempre molto ben accetta tra gli uomini di mare.

Quando pensate al tipo di cucina da fare, cercate, se ne avete l'occasione, di prediligere i prodotti delle realtà locali (nella foto potete vedere un allevatore di cozze che ci porta in barca un bel sacchetto da 5kg per pochi euro)

Cosa molto importate fate un sondaggio tra i vostri compagni di viaggio per sapere se qualcuno ha particolari allergie o intolleranze in modo da evitare brutte sorprese. I celiaci normalmente sono ben consapevoli di cosa possono o non possono mangiare e pertanto sono quasi sempre forniti dei loro prodotti alimentari.

Una cosa molto divertente a mio avviso sono le cene a tema. Se tra voi ci sono persone provenienti da diverse regioni e paesi, organizzate ogni sera una cena con prodotti tipici dei loro paesi. Un modo coinvolgente e divertente per rompere la monotonia.
Posted by Picasa

giovedì 12 luglio 2012

Barca scelta? E' ora di prepararsi

 La vostra barca c'è! La voglia di vacanza anche!

Ci siamo, la partenza si avvicina e vi trovate a dover decidere cosa portare con voi.

Scegliere quale tipo di abbigliamento e dove riporlo è un fattore importante in barca.

Partiamo dal contenitore: in barca vige un principio fondamentale ed è quello di EVITARE bagagli rigidi, quindi via libera a borsoni morbidi e sacche.

Questa scelta trova la sua ragion d'essere in relazione al fatto che una bagaglio rigido non trova spazio per essere stivato a bordo, e qualora lo trovasse la sua struttura potrebbe causare danni al legno utilizzato a per la pavimentazione.

Ma cosa mettere dentro la vostra borsa?

Tenete presente che il 90% del vostro tempo lo trascorrerete in costume da bagno e scalzi.
Quindi orientatevi su costumi da bagno, magliette a maniche corte, shorts (per le ragazze), qualche (pochi) capo per le uscite serali, cappellino, creme solari (no olii), un paio di scarpe comode per eventuali escursioni sulla terra ferma, infradito.

Mi rivolgo soprattutto alle ragazze, sappiate che sarete ogni giorno in un posto diverso, quindi se utilizzate lo stesso pantalone per due uscite serali non se ne accorgerà nessuno, quindi non esagerate!!!! :-)

Per quanto riguarda invece l'abbigliamento, diciamo più "tecnico" e specifico per la navigazione, di fondamentale importanza per la salvaguardia di salute e comodità sono, oltre al già citato cappellino e creme solari, anche una CERATA e un paio di scarpe con suola in gomma rigorosamente chiara pena fustigate dello skipper!!!!

La cerata serve a ripararsi da spruzzi di acqua, pioggia e vento, mentre le scarpe servono principalmente in fase di manovra quando si pensa che sia necessario spostarsi rapidamente sul ponte, che è pieno di insidie per le dita dei piedi.

Nella vostra borsa poi, non dimenticate una piccola farmacia, poche cose ma utili e tranquillamente acquistabili in farmacia. Cerotti, qualche garza, un flacone di disinfettante e tutti gli eventuali farmaci di cui voi o i vostri compagni dovessero avere bisogno. Da non dimenticare sono i farmaci per il mal di mare. Io personalmente consiglio i cerotti, sono quelli più efficaci tra tutti i prodotti disponibili.

In ultimo, ma non ultimo, non dimenticate un buon libro e della buona musica (le barche normalmente sono dotate di impianto stereo con filo-diffusione all'esterno).
Posted by Picasa

mercoledì 11 luglio 2012

La scelta della barca

Scegliere la barca per la propria vacanza è sempre una cosa impegnativa, specie se non si hanno conoscenze approfondite in materia.

La prima cosa che ovviamente va considerata nella scelta è il numero dei partecipanti.

Il mio consiglio è quello di non superare le 8 persone per ragioni di convivenza.

Dunque assodato il numero della ciurma potete fare il conto delle cabine che la vostra barca deve avere (esempio: 8 persone 4 cabine, 6 persone 3 cabine)

In base al numero dei partecipanti è opportuno valutare anche il numero dei bagni. A mio avviso infatti superato il numero di sei persone sono raccomandabili 2 bagni

Una volta individuato il tipo di barca non vi resta che sbizzarrirvi a cercare le migliori offerte tra le varie società di charter che operano nella zona

Un elemento per me fondamentale è QUANDO iniziare a cercare. Io consiglio di farlo già a partire da marzo , sia per la possibilità di trovare ottimi prezzi sia per avere un'ampia gamma di scelta, cosa che avvicinandosi all'estate va a calare.

Inviate più richieste di preventivo!!!

Una volta trovata la barca dovete precisare quali sono le vostre esigenze!

Prima di tutto richiedete lo SKIPPER (di cui parlerò in seguito) a meno che uno di voi non sia un esperto velista!!!

Non dimenticate inoltre di richiedere il TENDER e il relativo motore fuoribordo, elemento essenziale per la vostra crociera!

Se a bordo sono previsti animali o bambini valutate l'opportunità di una rete di protezione sulla battagliola.

Ovviamente tutte queste cose costituiscono un extra, fatta eccezione per il tender (escluso il motore)

Allo stesso modo sono extra le spese di pulizia finali e le eventuali lenzuola se richieste ( anche se io vi consiglio il buon vecchio e comodo sacco a pelo)

Normalmente le società di charter richiedono una acconto pari al 50% del totale, all'atto della sottoscrizione del contratto ( da firmare e rispedire) e un saldo pari al restante 50% un mese prima dell'imbarco!

Per quanto riguarda le spese di pulizia molte società le richiedono al momento dell'imbarco così come la cauzione.

E proprio in merito alla cauzione è bene sapere che in Italia si accettano ancora gli assegni mentre nel resto del mondo è necessaria la carta di credito

E così la barca è vostra!

Pianificare una vacanza da zero.

Beh, che dire, arriva il tempo di pensare alla vacanza e qualcuno di voi gli punge vaghezza di fare una settimana, o perché no due, in barca a vela?

Stupendo! Ma è bene partire preparati  e sapere come districarsi nell'organizzazione del viaggio.

1.  LA CIURMA!
Ovviamente il discorso non vale se si pensa di fare una vacanza in due, ma già se si cominciano a contare tre/quattro partecipanti è necessario ragionare in termini di gruppo. Salvo che non optiate per una crociera c.d. ad "imbarco singolo", per cui pagando una quota entrate a far parte di un equipaggio composto da persone sconosciute (argomento che tratterò in seguito), spesso l'idea di una vacanza così sorge tra un gruppo di amici.

Il fatto di essere amici, e magari anche ottimi amici, non vi sottrae mai dalla difficoltà di vivere per alcuni giorni obbligatoriamente a stretto contatto tra voi ed in un ambiente estremamente ristretto.

Il mio consiglio quindi è quello di creare un gruppo di persone con una buona capacità di adattamento, propositive e dinamiche, ma soprattutto amanti dell'avventura.

Questo è il mix ideale per formare un gruppo vincente, capace di darsi da fare nei momenti in cui ce ne è più bisogno, e allo stesso tempo in grado di creare situazioni divertenti nei momenti di relax.

Eh si amici, perché in barca c'è da fare: si deve cucinare, riordinare, ormeggiare e salpare, ma soprattutto VELEGGIARE, cose in cui tutti hanno il loro compito e che è piacevole e divertente portare a termine.

L'organizzatore, perché c'è sempre qualcuno che si occupa prevalentemente dell'aspetto organizzativo, è bene che lo spieghi ai compagni di viaggio, che sia loro chiaro che non è una crociera su una nave ma un'avventura da vivere tutti insieme.

Una cosa importante, una volta deciso quali saranno i partecipanti, e chiedere ad ognuno se ha particolari allergie o intolleranze, se prende farmaci particolari o se ha necessità specifiche, in modo da sapere cosa portare e come comportarsi qualora fosse necessario aiutare la persona. Chiaramente non è un argomento bello, ma sapere in anticipo queste cose, sicuramente eviterà di rovinarvi le vacanze.

2. LA LOCALITA'

Beh il mare nostrum è il paradiso, a mio avviso senza allontanarsi troppo da casa si possono trovare posti magnifici che fanno invidia alle migliori località caraibiche.
Giusto per fare qualche esempio: in Italia ci sono le isole Eolie, le Pontine, l'arcipelago toscano, il Salento, le isole Tremiti ecc. ecc., ma se volete avventurarvi all'estero potete tenere in considerazione la Croazia, la Spagna, la Corsica, la Turchia, tutte località splendide.
Per quanto riguarda la Grecia, meta molto gettonata negli ultimi anni, farei un discorso a parte. Senza alcun dubbio è magnifica, ma se siete alla prima esperienza vi consiglio di non affrontare le Egadi, spesso in quella zona ma anche sulla costa occidentale turca, soffia un vento, il MELTEMI, che arriva alla velocità di 50 nodi (circa 100 km/h) il che non renderebbe proprio confortevole il vostro battesimo del mare.

Ad ogni modo, scegliete la vostra meta in funzione delle vostre disponibilità in termini di tempo e di finanze - partire per la Turchia con una sola settimana a disposizione mi sembra un azzardo, piuttosto dirottate sulla Croazia!


Il viaggio, la nascita.

Comincia da qui il nostro viaggio, da un tramonto colto dalla prua di una barca, in una splendida baia della Croazia.
Comincia proprio quando il sole va a dormire, regalandoci uno spettacolo unico, che porta la mente a perdersi lontana.

Quando si intraprende un viaggio in barca a vela bisogna già essere in viaggio con la mente per assaporarne il gusto agrodolce.

Molti di voi hanno immaginato così la barca pregustando ciò che li attendeva prima di partire.

Ed è proprio così che molti di noi l'hanno vista; il venerdi sera, o il sabato, prima di imbarcarsi. Le sue forme allungate, l'albero che si staglia nel cielo al tramonto. Questo hanno visto i vostri occhi quando, con le valigie avete percorso il pontile sino davanti a quella passerella che segnava il confine tra la terra e il amre, tral le certezze e l'ignoto.

Varcata quella, non senza qualche timore, soprattutto se all'inizio, tutto cambia e per alcuni - come me - è cambiata la vita. Cambiano le prospettive con cui si guarda il mondo, ci si sente un tutt'uno con la natura e si ritorna a vivere un'esistenza epurata da quelle certezze - spesso effimere - che lo scorrere del tempo sulla terra ferma ti da.

Qui non esiste più orologio, calendario, telefono, ufficio. a bordo sei solo tu, proiettato mente e corpo a intraprendere un viaggio che è un'esperienza di vita. Non a caso, dopo aver riposto i bagagli, uno dei primi posti della barca che una persona va a visitare è la prua e tutto ciò che ci sta davanti, come a voler vedere cosa lo aspetta una volta mollati gli ormeggi.

E voi? quali sono state le vostre emozioni la prima volta a bordo?
Posted by Picasa

martedì 10 luglio 2012

CI SIAMO SI PARTE...
Eh si amici, questo nuovo Blog parte oggi con i migliori propositi di raccogliere nuove avventure di mare e di marinai. Con la voglia di condividere con voi velisti e non, la grande passione per il Profondo Blu che ci accomuna. 
Sono ben accetti consigli e suggerimenti da mettere a disposizione di tutti affinché la loro esperienza in mare possa essere divertente e piacevole.

Tutti a bordo e....
Buon Vento!!!!