USA 2013

venerdì 28 dicembre 2012

La Poste!

Qualcuno ieri sera ha visto il "docufilm" sulla "La Poste"? Davvero entusiasmante!

Beh ve lo riassumo in poche parole!!!

Nel 2011 tre esperti velisti, hanno recuperato il La Poste, un ketch di 87 piedi costruito agli inizi degli anni '90 per prendere parte alla Withbread Round The World Race, l'odierna Volvo Ocean Race.

Dopo avervi partecipato, la barca è passata nelle mani di diversi proprietari ma senza più essere impegnata in competizioni, e alla fine si è ritrovata in un angolo dimenticato di un cantiere.

Il La Poste, dopo un attento restauro è stato riportato in forma e questi tre ambiziosi, e quantomeno coraggiosi velisti, hanno deciso di farla tornare a solcare le acquee in una competizione ad dir poco "famigerata": la festa della Vela, la Barcolana.

Fino a qui nulla di particolare, infatti quello che hanno fatto di realmente coraggioso è stato preparare per questo evento un equipaggio diciamo "speciale". Infatti i nuovi regatanti del La Poste sono 8 ragazzi affetti dalla sindrome di Down.

Nel corso del documentario sono chiaramente emerse le difficoltà che hanno dovuto affrontare sia il team di esperti che i ragazzi. Queste difficoltà però, non hanno ostacolato in alcun modo il progetto, anzi lo hanno incentivato e hanno contribuito ha creare un rapporto fantastico tra i membri dell'equipaggio, quell'affiatamento che ogni skipper vorrebbe sulla sua barca.

La vita ha bordo è stata impegnativa, i ragazzi hanno lavorato molto, allenandosi duramente prima lungo la costa laziale e poi all'Isola d'Elba.

Purtroppo, alcuni lavori necessari per mettere la barca in sicurezza e quindi poter affrontare la regata, ha costretto La Poste ad uno stop forzato impedendogli di mollare gli ormeggi per la Barcolana 2011. Questo ha rappresentato un momento difficile per questi ragazzi, ma soprattutto per lo skipper che si è sentito responsabile per aver deluso quel suo team speciale.

Ma come si sa a volte sono proprio queste persone cosiddette speciali che invece sono le più semplici e capaci di vedere nel cuore delle persone. E proprio loro, quegli otto ragazzi hanno compreso le ragioni che hanno costretto a quella battuta di arresto il loro progetto.

Ma nulla è andato perduto, anzi La Poste e il suo equipaggio hanno potuto continuare ad allenarsi sempre più e con un aiuto speciale....

Eh si! perché a dare manforte al gruppo è arrivato anche Vincenzo Onorato e i suoi "mascalzoni latini". Un team di grandi amanti ed esperti della Vela che tutti noi abbiamo avuto modo di apprezzare in una delle ultime edizioni della American's Cup, quando ancora si affrontavano le onde sui grandi monoscafi.

Ed ecco che ad ogni ragazzo membro dell'equipaggio, è stato affiancato un esperto regatista del team "Mascalzone Latino", una scelta che si è rivelata essere vincente sin da subito.

Così finalmente arriva ottobre 2012 e con lui anche la Barcolana.

Come ogni anno questa competizione ha visto affrontarsi, anche nel 2012, quasi 2000 imbarcazioni. Emozionante vedere la linea di partenza di circa un miglio e mezzo, punteggiata da migliaia di vele. Emozionante anche vedere più o meno esperti equipaggio destreggiarsi tra precedenze e voglia di primeggiare.

E La Poste? Beh La Poste è partita con il suo equipaggio e si è classificata al 24° posto, e 9^ nella categoria Maxi!

Questa è la storia di questa barca speciale, la stessa barca che nel '93 ha toccato la velocità di 40 nodi e che oggi ha battuto un altro record, di gran lunga più importante, quello della diversità. La Poste ci ha dimostrato come a volte le barriere ce le costruiamo noi nella nostra testa, senza sapere che tutto si può affrontare quando alla base c'è la passione, il rispetto per gli altri e per il mare e soprattutto la volontà.

Ma del resto questo è l'insegnamento più grande che la Vela ci regala ogni volta che molliamo gli ormeggi.

A questo punto vorrei dire grazie a La Poste e al suo equipaggio per averci fatto scoprire un lato della Vela che pochi conoscono.


Mascalzone Latino                                                                                                 La Poste 


giovedì 27 dicembre 2012

Pensiero della sera!

Se vuoi costruire una barca non radunare uomini solo per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito.

(Cit. Antoine-Marie-Roger de Saint-Exupéry)

domenica 9 dicembre 2012

Merry Sailing Christmas!!!!

Io vi aspetto qui... quando siete pronti raggiungetemi sul ponte che si salpa!!! Destinazione?? beh ditemelo voi, il sondaggio è ancora aperto!!!
Nel frattempo buon Natale!!!!

martedì 4 dicembre 2012

Un Natale in musica per le barche di Marvélia

Per augurare a tutti voi un felice Natale, quest'anno Marvélia ha dato sfogo alla sua arte musicale!!!

Buon Natale e buon divertimento!!!!

www.youtube.com/watch?v=gCLCnEsylKA&sns=tw

venerdì 30 novembre 2012

Nuovo sondaggio

Allora marinai, tanto per riprendere in mano la situazione ho pubblicato un nuovo sondaggio....

Quale meta vi affascina di più per una futura vacanza in barca?

Rispondete in tanti

Voglia d'Estate....

Ciao Velisti per Blog.....

Dopo qualche mese di assenza, dovuta a questioni lavorative (purtroppo si deve fare anche questo!!!!) eccoci di nuovo qua.... 

Manca anche voi quanto manca a me????




Voglia di vela? In inverno si può!

Avete già messo nell'armadio le cerate, ma la voglia di vela è rimasta?

Avete mai pensato ad una vacanza in barca a vela per capodanno?

Non si sta parlando dei soliti viaggi ai Caraibi, ma di un'avventura vera e propria che ci condurrà da La Spezia a Capri per trascorrere il capodanno in modo decisamente alternativo e divertente.....

Se l'idea vi stuzzica andate a vedere il sito: www.marvelia.it!!!!

Se invece volete avere qualche info in più, il giorno 13.12.2012 il team Marvelia vi attende a Milano in via Alcuino 16 presso il locale TOUCH per l'aperitivo Caprese!!!

Ciao a tutti e....

Buon Vento!!!!!


giovedì 30 agosto 2012

Porto Azzurro secondo giorno

Per ammirare fino in fondo la bellezza di un paesaggio, come quello offerto da questa splendida città, non basterebbe una settimana. Se pur piccolo infatti, Porto Azzurro offre emozioni per tutti i gusti. Dalla vita mondana, con i suoi locali incastonati tra i vicoli, alle passeggiate nel verde, ai panorami mozzafiato dell'antico carcere del Longone che una volta dava il nome al paese.


E' curioso sapere che la città una volta si chiamava proprio Portolongone e, poichè la gente associava al paese il nome del carcere - longone appunto , è stato cambiato nell'attuale Porto Azzurro per  questioni turistiche.

Il nostro secondo giorno in rada è stato, se possibile, ancora migliore del primo. Il nostro ancoraggio teneva alla grande da quasi 36 ore e non dava alcun segno di voler cedere.

Fermarsi un giorno in più dove merita da la possibilità all'equipaggio anche di riposare un po' di più, senza preoccuparsi di dover mollare gli ormeggi di buon mattino. Una bella dormita ristoratrice è quello che ci vuole per ricaricare le batterie.

La rada nel frattempo si è sfollata e ora si può godere di un mare sgombro da ostacoli, piatto, e caldo! L'ideale per un bel bagno.


Ovviamente non si possono tralasciare le faccende "domestiche" a bordo, quindi la nostra bella lavastoviglie "nature", un po' di pulizie e la barca torna lucente come prima.

Nel pomeriggio una bella passeggiata in centro, un po' di spesa, una cosa breve però, ormai l'abitudine a vivere scalzi comincia a prevalere è il livello di sopportazione delle infradito è sempre più basso. E' tempo di risalire a bordo, di fare un nuovo bagno rigenerante e di godersi qualche ora di sole.

I programmi per la sera? beh l'immancabile cena di pesce al ristorante.



Purtroppo, contrariamente alle nostre aspettative la cena è stata un po' deludente, ma tutto sommato quello che conta è trascorrere una piacevole serata, seguita da una "vasca" notturna tra le bancarelle etniche - alcune delle quali veramente meritevoli -. 

Ma è arrivato il momento di tornare a bordo, domani ci aspetta una giornata lunga: domani tutta vela!!!


mercoledì 22 agosto 2012

Da Marina di campo a Porto Azzurro, il golfo della Lacona e il GolfoStella

08.08.2012...Dopo il fantastico spettacolo della sera precedente è giunto il momento di lasciare Marina di Campo alla volta di una non ancora definita meta. La costa meridionale dell'isola regala tanti magnifici ancoraggi, ognuno dei quali con caratteristiche uniche. Avevamo l'imbarazzo della scelta... Beh la giornata era lunga e perché non vederli tutti allora?
La Lacona si è aperta davanti a noi subito dopo aver doppiato la punta di capo Fonza: un insenatura piuttosto stretta e profonda caratterizzata dalle due colline che la sovrastano lateralmente. La nostra chiglia ha poi solcato le acque di capo Stella. Il golfo omonimo, più ampio di quello della Lacona, ha permesso di ammirare angoli davvero caratteristici come cala dell'innamorata.

Dopo qualche bagno rigenerante, approfittando di un buon vento teso da NW di circa 14/15 nodi abbiamo dato sfogo alla randa e al fiocco che fremevano.

Diretta la prua di Giglio prima ad Est e poi a Nord Est abbiamo veleggiato splendidamente a 8 nodi per circa 1 ora e mezza fino a raggiungere il golfo di Porto Azzurro.

Le sue splendide insenature hanno fatto da cornice al nostro ingresso nella baia. Quella sarebbe stata la nostra destinazione per quel giorno.

Sebbene quest'anno si sia notato un evidente calo delle imbarcazioni, Porto Azzurro, date le sue ridotti dimensioni non poteva ospitarci, così come non lo avrebbe fatto neanche il giorno seguente. Ma nessun problema. Dato fondo all'ancora nei pressi del Golfo di Mola abbiamo potuto godere di una rada tranquilla e sicura, dato il fondale fangoso, ottimo tenitore.

L'entusiasmo tra l'equipaggio per visitare il bellissimo paesino di Porto Azzurro era incontenibile, e dunque è stato immediatamente calato il tender in acqua. Una breve passeggiata nella zona portuale e poi un po' di rifornimenti...mai lasciare la cambusa sguarnita.

E come coronare l'ennesima giornata splendida se non con un buon aperitivo?
Ed ecco comparire l'immancabile bicchiere di birra e qualche snack sfizioso che ci ha accompagnati sino alla sera, quando, dopo cena, una nuova puntata a terra era inevitabile.

A Porto Azzurro, così come ricordavo, la vita non mancava di certo, centinaia di persone intente ad ammirare gli angoli caratteristici di quel paesaggio. La gente cordiale, nello stile dei buoni toscani, lascia spazio per siparietti divertenti, mentre il profumo del pesce che esce dalle cucine degli innumerevoli ristorantini, inebria lo spirito ed il corpo.

Ovviamente non poteva mancare anche un po' di shopping turistico che non fa mai male e poi tutti a bordo per la prima notte a Porto Azzurro, A cullarci dolcemente, un leggero venticello da nord che metteva alla "ruota" Giglio.

sabato 11 agosto 2012

A volte la fortuna....

07.08.2012...
Dopo aver gustato un fantastico piatto di spaghetti alle vongole preparato (modestamente) dal sottoscritto, mentre ci si sollazzava in pozzetto tra una chiacchiera e l'altra, ecco che si vedono uscire alcune motovedette della capitaneria di porto, con i lampeggianti blu e alcuni colpi di sirena ... dietro di loro un'imbarcazione più grande, forse un rimorchiatore ma il buio non aiutava...
Le domande si sono moltiplicate: che succede? stanno andando a soccorrere qualcuno? Perché escono?
La risposta si è fatta attendere, ma alla fine abbiamo capito e con sommo piacere a mezzanotte abbiamo assistito ad un fantastico spettacolo pirotecnico-musicale, che dalla città di Marina di Campo ha illuminato tutta la baia lasciando tutti a bocca aperta.
E vi assicuro che qualcosa del genere vista dal mare è davvero unica.
L'occasione era la festa di S. Gaetano, patrono di Marina di Campo e la fortuna ci ha condotti in quel posto regalandoci una bellissima serata ondeggiando in una fantastica rada.

martedì 7 agosto 2012

Da Marciana a Marina di campo

Oggi, smaltita la prima giornata ( ed il cocktail della sera) Giglio ha mollato gli ormeggi con destinazione Marciana Marina.
Il tempo è cambiato il vento come previsto a girato a nord e per quella che dovrebbe essere la tratta più lunga del nostro viaggio ci ha accompagnato una fastidiosa onda lunga e decisamente poco vento. Proceduto verso ovest e poi sud abbiamo dovuto anche lottare con piccolo e per fortuna innocuo problema al fiocco.
Alle 11.50 la prua di Giglio ha fatto la sua comparsa nell'incantevole baia di punta fetovaia. Un posto magnifico, l'acqua limpida e il fondale ricco e affascinante.
Purtroppo la maledetta onda lunga ha lasciato il segno sull'equipaggio e persistendo anche fetovaia ( che non è così disossata come si potrebbe pensare) siamo stati costretti ad anticipare l'arrivo a Marina di campo dove in questo momento siamo all'ancora e con l'equipaggio di nuovo in formissima!! Stasera per la loro prima notte in rada e per festeggiare, spaghetto con le vongole cucinato dallo skipper!

Da Portoferraio a Marciana Marina

Ieri 06.08.2012 Giglio è salpata in direzione di Marciana Marina, ad accompagnarci un leggero libeccio che ci ha regalato una splendida mattinata di vela! Lasco, poppa, traverso! Dopo una breve sosta nel golfo del Viticcio per un fugace bagno ed un buon pranzetto estivo siamo ripartiti per la nostra destinazione. Sebbene il tempo non era dei migliori ( abbiamo preso un po'd'acqua nell'ultimo tratto) siamo arrivati a destinazione a meta pomeriggio. Ormeggio al campo boe di Vincenzo con tanto di complimenti da parte di ormeggiatori e presenti per la manovra chirurgica! ( abbiamo infilato un tronco nella cruna di un ago!!!).
Nel pomeriggio una passeggiata in paese con annesso shopping turistico e via con cena carnivora. La sera nuovamente in paese, davvero delizioso con i suoi angoli di paradiso, per assaggiare un buon cocktail e la movida elbana! A mezzanotte e mezza travolti da un'insostenibile stanchezza Tutti in branda

A breve arriveranno anche le foto!!!

Ciao e buon vento da Giglio e il suo equipaggio

domenica 5 agosto 2012

L'equipaggio

I tre fantastici membri dell'equipaggio esausti dal viaggio ma pronti per salire a bordo di Giglio

Ci siamo ore 10.30 imbarco per Portoferraio isola d'Elba

Tra circa un'ora saremo a Portoferraio e inizia il nostro diario di bordo!!!!!

venerdì 3 agosto 2012

48 ore ancora e poi tutti a bordo si salpa!!!

Ragazzi ci siamo,
tra 48 ore Giglio salperà da Portoferraio.
 
Stante quanto riportato dal meteo sarà una settimana calda, vento debole e mare calmo o generalmente poco mosso.

E' ancora presto per dirlo, dato che le previsioni a lungo termine hanno un livello di attendibilità basso, tuttavia è indicata la possibilità di un vento da SE variabile tra i 3 e i 15 nodi (poco meno di 30 Km/h al massimo). Il vento ideale per delle splendide veleggiate, ma comporterà qualche centimetro d'onda che sarà da verificare una volta in mare.
 Certamente non fastidiosa in navigazione quest'ondina, in rada, potrebbe diventarlo.

Detto ciò se le previsioni saranno rispettate prevedo che il programma della settimana possa subire modifiche per assicurarvi il massimo del comfort in navigazione e in rada, per cui fino alla completa rotazione a nord dei venti, che dovrebbe arrivare verso mercoledì, sguazzeremo tra le limpide acque del lato settentrionale e orientale dell'isola.  per poi completare il giro sul lato meridionale ed occidentale.

...il capitano vi aspetta bordo!!!!

mercoledì 1 agosto 2012

VELA: ma cos'è?.... pronti a virare?

Abbiamo visto come fa una barca a muoversi sull'acqua spinta dalla forza del vento, ma come si fa andare da A a B se questo comporta risalire il vento?

Ricordate il principio generale per cui una barca con la prua al vento non è governabile? Allora....

Allora si imposta una navigazione definita bordeggio, ossia si risale verso il vento con andature di bolina intervallate da una manovra che permette di cambiare il lato (mura) ossia una VIRATA.


La virata è la manovra finalizzata a cambiare le mura facendo passare la prua nel vento.

ESECUZIONE:
- andatura di BOLINA o BOLINA STRETTA
- la barca deve avere ABBRIVIO (= velocità)
- acque libere nel raggio di virata
- il timoniere dispone l'equipaggio per la manovra: due persone alle scotte del fiocco e una persona alla scotta della randa
- il timoniere chiede all'equipaggio se sono pronti a virare, l'equipaggio solo quando è pronto risponde PRONTI
- il timoniere mette il timone tutto all'ORZA (prua verso il vento)
- la prua attraversa l'angolo morto e una volta con la prua al vento le vele fileggiano
- chi è alla scotta del fiocco che fino a quel momento era sottovento, ossia che era in tensione, lasca la scotta (la libera completamente dal winch)
- chi è alla scotta del fiocco sul nuovo sottovento la cazza (la tira facendo 2/3 giri in senso orario sul winch)
- il fiocco passa così sulle nuove mura, la randa passa da sola
- la virata è completata quando la barca attraversa l'angolo morto e si riporta di BOLINA sulle nuove mura.
- la persona alla scotta di randa non effettua nulla se non piccole regolazioni in caso di vento forte.


Per avere un'idea, quantomeno teorica, sul raggio di virata, bisogna considerare uno spostamento della prua di circa 90° gradi.

Dal video si nota chiaramanete come inizialmente il fiocco e la randa si trovano sulla loro dritta (sx dello schermo), successivamente si nota che appena il fiocco va al vento (fileggia) i due Tailer (le persone alle scotte del fiocco) si adoperano per lascare la scotta di dritta (che fino a quel momento era quella sottovento) e a cazzare quella di sinistra, nuovo sottovento. 

Si ringrazia ubiVR per il bel viedo.

...alla prossima puntata: l'ABBATTUTA o STRAMBATA

martedì 31 luglio 2012

Un po' di vela adrenalinica: Singore e Signori la Volvo Ocean Race 2011-12


Questa è l'espressione massima della vela oceanica, una competizione che vede le barche sfidarsi in regate d'altura di intensità eccezionale, in ogni condizione di mare e meteorologica.

I migliori velisti del mondo danno sfoggio di tecnica e tenacia in una competizione dai ritmi sfrenati.

Buon Divertimento

RICETTA N.5

FARFALLE AGLI SCAMPI

Ingredienti per 4 persone :

360 gr di farfalle; 24 scampi; 1/4 di vino bianco secco; 1 scalogno; pinoli; alloro; 1 limone; basilico; olio; sale, pepe

Procedimento:

Lavate gli scampi e lessateli per 10 minuti in un court-bouillon che preparerete con acqua e metà del vino, 2 foglie di alloro, la scorza di 1 limone,di 1 arancio e del sale. A cottura ultimata, sgusciateli ed eliminate il filo nero.
Fate soffriggere lo scalogno,unite gli scampi,sale, pepe,un cucchiaio di pinoli e il vino restante. Aspettate 5 minuti e aggiungete il basilico tritato. Quando le farfalle sono pronte conditele con il sugo e decorate con le foglioline di basilico.


Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: Semplice

VELA: ma cos'è?.... fin che la barca va

Abbiamo scoperto quali sono i motori della nostra barca, e qual'è il "volante". Ora vediamo di fare qualche breve accenno su come si conduce un'imbarcazione in navigazione a vela.

Non vi starò a fare un trattato sulla portanza e le regolazioni di fino delle vele, ma è opportuno sapere che la barca avanza nel vento grazie all'aria che scorre sulle vele.

Partiamo da un presupposto fondamentale: PRUA AL VENTO LA BARCA NON GOVERNA.
Infatti se ci mettiamo con la prua verso la direzione di provenienza del vento noteremo che le nostre vele sbattono - in gergo si dice che "fileggiano" - e la barca non avanza, i suoi spostamenti saranno dovuti esclusivamente allo scarroccio sull'acqua, ossia all'effetto dovuto alle onde e al vento che sbatte contro le fiancate della barca.

Prendendo come punto di riferimento la direzione di provenienza del vento, proprio per il concetto esposto qui sopra, considerate un angolo approssimativo di 45° a destra e 45° a sinistra rispetto al vento. Questo angolo, complessivamente di 90° è detto ANGOLO MORTO.

Al di la di questo limite, il vento impatta sulle nostre vele,  con un angolo detto di incidenza, che genera su di esse una forza chiamata PORTANZA e che permette alla barca di avanzare sull'acqua. Quindi, partendo dal limite estremo dell'angolo morto, quindi allontanando la prua dal vento, abbiamo la prima delle andature a vela: la BOLINA (bolina stretta).

Via via, allontanando sempre più la prua rispetto al vento passeremo per le varie andature: BOLINA stretta, BOLINA, BOLINA larga,  TRAVERSO, LASCO, GRAN LASCO, POPPA PIENA (o Fil di ruota)


ORZA e POGGIA:
Orza e Poggia sono i termini utilizzati per definire la manovre da effettuare con il timone qualora si voglia rispettivamente avvicinare o allontanare la prua dal vento.

ORZA: si avvicina la prua al vento
POGGIA: si allontana la prua dal vento

ESEMPIO: se dall'andatura di BOLINA vogliamo portarci al TRAVERSO dovremo POGGIARE, al contrario, se dall'andatura di LASCO vogliamo andare al TRAVERSO dovremo ORZARE.

Come si nota anche dalla figura in alto, ogni assetto della barca prevede una conseguente regolazione delle vele, sia randa che fiocco. Lasciando da parte le regolazioni di fino, in linea generale si dice che: quando si ORZA si CAZZANO le vele, mentre quando si POGGIA si LASCANO. Viene da se che una volta raggiunta l'andatura di POPPA il vento non "porterà" più la nostra imbarcazione bensì la spinge, in quella circostanza avremo le nostre vele completamente lascate ed il fioco passato già sul nuovo lato della barca (in gergo passato sulle nuove mura dove "mura" sta appunto per lato)

ESEMPIO: se dall'andatura di BOLINA voglio andare al LASCO, POGGIO E LASCO le vele, mentre se dal LASCO voglio andare in BOLINA, ORZO  e CAZZO le vele.

La regolazione delle vele avviene tramite le SCOTTE, cime di cui abbiamo già parlato in precedenza.

alla prossima puntata....LA VIRATA




domenica 29 luglio 2012

VELA: ma cos'è?... Eppur si muove.....

Capire perché una barca si muove è il primo passo che si fa quando ci si avvicina ad una barca.

Beh allora avviciniamoci. 


Nell'immagine qui sopra potete divertirvi a scoprire quegli strani nomignoli che vengono affibbiati alle varie parti della barca.

Nomi che derivano da un'antica tradizione marinara che nei secoli ha fatto suoi termini nati dalla fusione di più lingue e più dialetti. 

Vi capiterà molto spesso di sentirli durante la vostra vacanza e se ve ne ricorderete qualcuno stupirete il vostro skipper che vi promuoverà sicuramente "capitano in seconda"....

Non si può pensare di imparare tutta la nomenclatura di un imbarcazione, a maggior ragione se a vela. Quindi  ho pensato di parlare solo di quelle poche cose che sicuramente in navigazione a vela vi troverete ad utilizzare.

Tutto il resto lo imparerete navigando e, se lo vorrete, al ritorno dalla vostra vacanza, dilettandovi in divertenti corsi di vela. 

Cominciamo dai nostri motori: le vele.

Normalmente le vele con cui vi troverete a manovrare durante una crociera sono essenzialmente due: la randa - la vela principale - e il fiocco - la vela di prua - anche se è bene sapere che di vele di prua ce ne sono molte e ognuna ha il suo specifico impiego. 

LA RANDA

E' la vela più grande, diciamo la principale, il nostro motore primario. Si fissa alla struttura composta da da albero e boma. 



Questa vela viene manovrata con una cima, che prende il nome di "scotta" (colorata in blu nell'immagine) ed il cui nome vi dovrebbe già accendere un campanello di allarme e farvi capire perché si usano sempre un paio di guanti!!!

FIOCCO

A prua troviamo invece un'altra vela, il FIOCCO, una vela più piccola ma non per questo meno utile. Questa vela a differenza della randa si fissa a prua su una struttura - detta anche manovra fissa - che si chiama "strallo"  e va dalla prua alla testa dell'albero. Lo strallo tra l'altro ha anche la funzione di sorreggere l'albero nella parte anteriore. 

Anche il fiocco si manovra con le scotte, in questo caso sono due (colorate di rosso e verde nell'immagine sopra).
Ovviamente non bastano le vele per governare la barca c'è bisogno di poter dare all'imbarcazione la direzione che più si confà all'obbiettivo che dobbiamo perseguire. 
In linea teorica, e in caso di emergenza anche praticamente, si può manovrare solamente con le vele ma sicuramente non è una delle migliori condizioni di navigazione.  

Detto ciò, scopriamo il TIMONE.

Il timone è l'organo che permette la conduzione della barca seguendo rotte impostate dal timoniere, quindi di fatto una navigazione controllata. si compone di una pala - immersa in acqua - e di un organo di comando che agisce sulla pala a cui è collegato. (v. prima foto)


Sul timone, così come sulle vele e su ogni dotazione della  barca, ci sarebbero da scrivere pagine e pagine, ma siccome vi dovete solamente fare un idea di quello che troverete a bordo, sappiate che esistono due tipi di timone: a barra o a ruota.

Il concetto di funzionamento è praticamente uguale, ma le due tipologie differiscono per le modalità di azione sulla pala del timone. Il timone a barra agisce direttamente sulla pala del timone mentre il timone a ruota agisce sulla pala del timone mediante una serie di rimandi che permettono di ridurre gli sforzi del timoniere e rendono le manovre istintivi, ossia se vuoi virare (=girare) a destra non fai altro che girare a destra la ruota del timone... a meno che voi non vi troviate a navigare su imbarcazioni fino a 10 metri è raro trovare il timone a barra.

Barca a Vela da crociera con timone a barra



Barca a vela con timone a ruota
....alla prossima puntata



sabato 28 luglio 2012

RICETTA N.4

Fusilli con calamaretti

Ingredienti per :

400 gr. di fusilli; 400 gr. di calamaretti; 1 spicchio di aglio;50 gr. di olive nere secche denocciolate; olio extravergine; un bicchiere di vino bianco secco; 1 peperoncino; 10 pomodorini a pezzettini; 1 trito di prezzemolo e menta.

Procedimento:

Pulire e tagliare a fettine i calamaretti; in una pentola versare dell'olio extravergine di oliva e rosolare l'aglio tagliato a fettine sottili e il peperoncino sbriciolato. Adesso aggiungervi i calamaretti.
Rosolare senza far bruciare, versare il vino bianco e fare sfumare, quindi aggiungere la metà del trito di prezzemolo e menta con i pomodorini.
Aggiustare di sale e, dopo circa dieci minuti, aggiungere le olive snocciolate; allungare con acqua di cottura, se necessario, e cuocere per circa 10 minuti ancora.
Cuocere la pasta e, una volta scolata, saltarla nella padella del sughetto con i calamari; spegnere il fuoco e cospargere col restante trito di menta e prezzemolo prima di servire. 



Difficoltà: media

VELA: ma cos'è?...un po' di storia!

Vi state apprestando a salire a bordo di una barca a vela? State pensando a come sarà la vostra vacanza?
Beh senza dubbio, anche se non aspirate a diventare esperti velisti o lupi di mare, la cosa migliore per apprezzare fino in fondo la vostra vacanza è capire su cosa vi trovate e come quella "cosa" è in grado di portarvi in giro.

Ovviamente non faccio riferimento agli spostamenti a motore, in quanto non differiscono da nessun'altra imbarcazione, piuttosto vorrei darvi piccoli accenni sul come e perché una barca si muove sfruttando unicamente le forze che la natura ci mette a disposizione e che fanno della vela un'esperienza unica.

Gli spostamenti dell'uomo sull'acqua risalgono all'alba dei tempi. La storia moderna attribuisce la nascita della moderna concezione della navigazione marittima agli Egizi e ai Fenici e ai Romani, ma sicuramente grandi avventurieri del mare sono state anche le popolazioni del nord Europa che, si dice, abbiano raggiunto le coste del continente americano molto prima degli Esploratori del 1400 e 1500 d. C.

Da subito questi grandi popoli hanno intuito la necessità di poter manovrare imbarcazioni sempre più grandi sfruttando non solo le braccia dei vogatori, ma anche la forza del vento.

Ed ecco i velieri, grandi maestosi, diversi tra loro in base alle maturate esperienze dei vari popoli, nascono le prime vele quadre  e che si sono sviluppate sino ad arrivare ai grandi velieri della storia che tutti conosciamo, come le tre Caravelle di Cristoforo Colombo.


L'unico grande problema di queste grandi navi era scegliere le rotte e il periodo dell'anno per navigare. Infatti non potendo risalire il vento, i grandi velieri dovevano navigare con il vento in poppa, e quindi solcare i mari sfruttando i venti predominanti nella zona di navigazione.

Ed ecco che venti come gli Alisei o i Monsoni diventano decisivi per la navigazione negli oceani. 

A partire dall'epoca bizantina, si sviluppa anche un nuovo modo di concepire la vela, si cominciano a ridurre in forma triangolare le vele quadre, e pian piano prende piede una vela che si può dire l'antenata della vela aurica. 



Con la sua nascita la navigazione a vela ha un nuovo impulso, dato dalla possibilità di navigare risalendo le acque anche indipendentemente dalla provenienza del vento. 

Le vele auriche si studiano, vengono sviluppate ed adattate alle necessità della navigazione. 




Ma è a partire dal XVII secolo che nasce la vela moderna e affonda le sue radici nella lotta contro la pirateria marina. Nel corso del Secolo XVII le rotte delle Indie Orientali, dell'Africa e delleAmeriche erano infestate di pirati. Fra le principali prede delle scorrerie piratesche erano i navigli olandesi, che spostavano merci di valore fra l'Olanda e le proprie colonie.

Per rispondere a tali minacce gli Olandesi svilupparono dei velieri veloci ed agili chiamati jachtschip (dall'olandese "jacht", che significa cercare, cacciare, perseguire) i quali avevano il compito di inseguire e catturare i vascelli pirata. Risultando estremamente divertenti da condurre, queste agili imbarcazioni furono largamente usate anche a fini sportivi.
Queste imbarcazioni furono scoperte da Carlo II d'Inghilterra, che se ne appassionò a tal punto che una volta tornato in Gran Bretagna si fece costruire lo Jaime, un imbarcazione di 25 metri che impegnò immediatamente in una regata contro il Duca di York. 
Nasce così la vela sportiva, nel frattempo la parola di origine olandese "jacht" veniva anglicizzata nel termine "yacht" oggi largamente diffuso per indicare le imbarcazioni a vela.




...alla prossima puntata!!!!





mercoledì 25 luglio 2012

RICETTA DEL GIORNO N°3

Insalata fantasiosa (per 4/6 persone)

Ingredienti: 800 g di polpo; 2 mazzetti di rucola; 30 g di pinoli; il succo di 1 limone; 1/2 bicchiere di vino bianco secco; sale grosso; 1/2 mela;olio; sale e pepe

Preparazione:

Fate bollire il vino con poca acqua e alcuni grani di pepe. Unite il sale grosso e il polpo pulito e lavato.
Quando i tentacoli risultano morbidi toglieteli dal fuoco e lasciateli raffreddare per circa 20 minuti.
Quando il polpo è freddo tagliatelo a dadini e unitelo alla rucola fatta in piccoli pezzi, ai pinoli e alla mela a cubetti. Condite questa insalata con una salsina composta da olio, succo di limone, sale e pepe.


Tempo di preparazione: 30 minuti

Buon Appetito

martedì 24 luglio 2012

Where am I?

Dal 4 agosto seguite la nostra rotta con il link che troverete sulla colonna laterale del Blog grazie alla funzione google latitude.

RICETTA N° 2

Carpaccio di salmone

Ingredienti per 4 persone :

350 gr di salmone affumicato, 1 radicchio rosso grande, 2 carote, 1 limone, olio e sale q.b. 

Tempo di preparazione: 20/30 minuti 

Procedimento:

Pelate le carote e tagliatele alla julienne esattamente come se doveste preparare un'insalata. Allo stesso modo lavate il radicchio e tagliatelo a striscioline. Unite carote e radicchio.
A questo punto prendete il salmone tagliate anch'esso a striscioline facendo attenzione a non farle troppo sottili e disponetelo su un piatto.
Spremete abbondante limone sul pesce e lasciatelo a riposo per una decina di minuti.
Trascorso il tempo necessario adagiate sui piatti da portata le carote e il radicchio e sopra le striscie di salmone. Condite il tutto con il succo di limone e con sale e olio a piacimento. Buon appetito!

lunedì 23 luglio 2012

RICETTA N°1

Premesso che non sono uno chef anche se mi piace cucinare, ho rubacchiato le ricette a mio avviso più succulente dei marinai per proporle a voi.

e così.....

Sapori di Mare (per 4 persone):

1 polpo (meglio se non troppo piccolo), 10 gamberetti, 1 sacchetto di cozze, 1 sacchetto di vongole, calamari

Procedimento:

Far bollire il polpo in abbondante acqua salata, quindi lasciarlo raffreddare. A parte far bollire i gamberetti per qualche minuti e in un'altra pentola ancora i calamari per dieci minuti.
Scolare gamberetti e calamari, quindi lasciarli raffreddare.
In un tegame versare un filo d'olio, mettere cozze e vongole, quindi spruzzare con vino bianco. Attendere che le cozze e le vongole si aprano, quindi filtrare il sughetto rilasciato ed unirlo ad olio e limone.
Tagliare i gamberetti a pezzetti, lasciandone qualcuno interno, e poi i calamari.
Riunire tutto il pesce in un unico piatto, versarvi l'emulsione di limone e olio, cospargere con prezzemolo fresco.
Lasciare raffreddare per qualche ora in frigo. Buon appetito! 


Tempo di preparazione: medio/lungo

Difficoltà maggiori: reperire il pentolame in numero adatto, ma facilmente risolvibile facendo una cosa dopo l'altra anche perché questa portata va mangiata fredda.

RUBRICA: cucinare tra le onde come a casa propria!

Si sa, molte volte si crede che in barca sia difficile cucinare o quantomeno che ci si debba limitare a pasti fugaci e sempre uguali.
Sciocchezze, e a meno che voi non stiate affrontando una traversata in solitaria o una regata, quando siete per mare, nella tranquillità della vostra crociera, in compagnia di amici o famigliari, vi potrete cucinare prelibatezza degne di un ristorante.
Basta poco: un po' d'inventiva, il piacere di cucinare e prodotti semplici e freschi che trovate lungo le vostre tappe e che la natura non manca mai di offrire.
Volete mettere il sapore di un bel pesce che avete pescato voi!

Beh amici, con questa Rubrica, che non ha la pretesa di essere una guida di cucina, vi darò qualche dritta per provare a cimentarvi in una cucina diversa, tra fornelli basculanti e cibi sempre freschi e diversi, che stimoleranno la vostra fantasia, e perché no magari vi faranno scoprire una nuova passione.

Tempo permettendo ogni giorno pubblicherò una nuova proposta, sperando che anche voi facciate lo stesso!

Buon Vento amici

PROGRAMMA CROCIERA ALL'ISOLA D'ELBA ESTATE 2012



1° GIORNO (05.08):

-         Partenza da Piombino (LI) ore 10.30 arrivo a Portoferraio ore 11.30 trasferimento in macchina presso Edilnautica, distante 2 km circa.

-         Arrivo ad Edilnautica check-in ed  Imbarco sistemazione equipaggio e disbrigo pratiche burocratiche (mi raccomando portare documento d’identità valido)

-         Ultimi acquisti per la cambusa (frutta, verdura e quant’altro ci saremo sicuramente dimenticati)

-         aperitivo  “WELLCOME ON BOARD” e serata a Portoferraio

2° GIORNO (06.08):

-         Partenza di buon mattino destinazione Marciana Marina con sosta bagno/pranzo e notte in rada/gavitello.

3° GIORNO (07.08):

-         Partenza destinazione costa W dell’isola con soste nelle baie di Sant’andrea, Zanca e Fetovaia, notte al gavitello o rada a Cavoli o Marina di Campo, possibilità di escrusioni sull’isola di Pianosa (solo organizzate) lasciando la nostra barca


4° GIORNO (08.08):

-         Partenza con destinazione Porto Azzurro con sosta nel golfo della Lacona o Stella
Se il tempo lo permette potremmo trascorrere la notte qui in rada.

5° GIORNO (09.08):

-         Stazionamento a Porto Azzurro con possibilità di Escursioni

6° GIORNO (10.08)

-         Partenza con destinazione Rio Marina e sosta nel seno d’Ortano

7° GIORNO (11.08)

-         Giornata a spasso per "calette" varie e rientro in serata a Edilnautica


12.08.2012, purtroppo la nostra crociera avrà termine, check out entro le 8 del mattino, sistemazione bagagli e ripartenza per Portoferraio.

Per il traghetto abbiamo un po' da aspettare quindi possiamo fare i turisti ancora un po'.


Le destinazioni e le soste possono (e subiranno modifiche) in base alle condizioni meteo e in funzione di quello che l'equipaggio decide, fermo restando il concetto che in caso di cattivo tempo non si prenderà il mare per ovvie ragioni di sicurezza in primis e di relax.



martedì 17 luglio 2012

Siete Pronti!

Beh ora siete pronti! Avete in mano la ricetta per organizzare la vostra vacanza.

Non vi rimane che farlo e assaporare le meraviglie che questo tipo di viaggio vi regalerà, sperando che anche voi le condividerete con me su questo blog!

Io personalmente a partire dal 5 agosto posterò ogni giorno il mio diario di bordo per raccontarvi in ogni momento il mio di viaggio.

Tra poco vi delizierò con gustose idee culinarie semplici e veloci da cucinare a bordo, e con le quali potrete sbalordire i vostri compagni.

Buon Vento ragazzi!!!

LO SKIPPER...questo sconosciuto!

Lo Skipper è quella figura a cui voi affidate la vostra vacanza in tutti i suoi aspetti, dalla capacità di farvi divertire alla vostra sicurezza in mare.

Vi svelo un segreto...in mare non esiste democrazia!
Non temete non vuol dire che andrete a fare un'esperienza militare, ma solo per quanto riguarda ciò che attiene alla vostra sicurezza e alla navigazione.

In questi due ambiti le decisioni del comandante, sia esso uno skipper o il vostro migliore amico, non si discutono

Lo Skipper si presume sia una persona esperta e soprattutto che abbia una buona conoscenza della zona di navigazione. Normalmente le società di charter hanno un serbatoio da cui attingono a questo personale e che pertanto è collaudato.

Se è questa l'impressione che ne avrete allora affidatevi a lui per decidere dove andare e cosa fare.

È il comandante della vostra imbarcazione e su di lui grava la responsabilità dell'equipaggio e della barca.

In quanto a spesa, beh chiaramente rappresenta un extra sul vostro noleggio. Normalmente avere un skipper a bordo costa dagli 800 ai 1000 euro per settimana. I prezzi variano a seconda del luogo e in Italia - ovviamente :-( - sono tra i più alti!!!

Come rapportarsi con lo skipper a bordo? Senza dubbio si tratta di una figura estranea, ma se sa fare bene il suo lavoro saprà farsi apprezzare da subito, con qualità che vanno dal buon marinaio, alla guida turistica, all'animatore da villaggio vacanze.

Cercate di integrarlo quanto più potete e vedrete che nel giro di poche ore sarà uno di voi e tra dieci anni vi sentirete ancora al telefono.

Ci sono alcune consuetudini che è bene ricordare quando si ha uno skipper a bordo. Prima di tutto NON è un passeggero, quindi è buona norma che a lui non spetti una cabina, che invece deve essere occupata dai passeggeri paganti.

Quindi, a meno che la vostra barca non sia un 45/50 piedi, che allora è dotata del posto letto per l'equipaggio, lo skipper occupa uno dei posti letto in dinette! Ossia la parte centrale della barca. Ovviamente se avete un numero di equipaggio superiore alle cabine valutate questo aspetto.

Allo skipper, è previsto da contratto, è dovuto anche il vitto. Questo significa che se mangiate a bordo si dovrà preparare anche per lui, o lasciargli la disponibilità della cambusa affinché si cucini il suo pasto. In caso, invece, decidiate di uscire a cena è consuetudine pagare anche per lui o in alternativa lasciargli la cambusa come sopra.

Per il resto il suo compito è farvi divertire e tanto, se possibile!!!!

Vi assicuro che a volte è meglio spendere un po' di più ed affidarsi ad un professionista del mare che avventurarsi soli in una vacanza fai da te.

lunedì 16 luglio 2012

In vacanza...dove?


Dove avete trascorso o dove trascorrete quest'anno le vostre Vacanze estive?
Raccontatecelo e condividete consigli e suggerimenti utili a tutti.
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LA CAMBUSA DEL BUON MARINAIO

 Un aspetto molto importante legato all'organizzazione di una barca è legato alla Cambusa.

La cambusa, dall'olandese kabuis cucina della nave, è lo spazio a bordo destinato al deposito, conservazione e preparazione dei cibi. Termine assimilabile a: cucina di bordo
L'organizzazione deve essere fatta con cura, per evitare sprechi inutili e soprattutto per evitare di ritrovarsi in mezzo al mare senza cibo.

Io vi consiglio di acquistare i prodotti non deperibili (pasta, riso, tonno, bibite e scatolame vario) prima di partire, presso qualche grande magazzino perché nelle località marittime i prezzi potrebbero essere notevolmente più alti.

Ovviamente per quanto riguarda frutta, verdura e pesce è necessario comprarli in loco.

Per quanto riguarda le quantità regolatevi in base al numero dei partecipanti e al tempo di permanenza. Se la vostra crociera non supera la settimana è possibile effettuare un'unica cambusa - fatta eccezione per i prodotti freschi -, mentre se avete organizzato una crociera di due settimane o più dovrete sicuramente rimpinguare le riserve.

Normalmente lo spazio a bordo per stivare il cibo è sufficiente quindi non temete di fare scorta di ciò che più di tutto è necessario ACQUA.

Per il resto non fatevi mai mancare birre, vino e snaks per organizzare simpatici aperitivi, una tradizione sempre molto ben accetta tra gli uomini di mare.

Quando pensate al tipo di cucina da fare, cercate, se ne avete l'occasione, di prediligere i prodotti delle realtà locali (nella foto potete vedere un allevatore di cozze che ci porta in barca un bel sacchetto da 5kg per pochi euro)

Cosa molto importate fate un sondaggio tra i vostri compagni di viaggio per sapere se qualcuno ha particolari allergie o intolleranze in modo da evitare brutte sorprese. I celiaci normalmente sono ben consapevoli di cosa possono o non possono mangiare e pertanto sono quasi sempre forniti dei loro prodotti alimentari.

Una cosa molto divertente a mio avviso sono le cene a tema. Se tra voi ci sono persone provenienti da diverse regioni e paesi, organizzate ogni sera una cena con prodotti tipici dei loro paesi. Un modo coinvolgente e divertente per rompere la monotonia.
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giovedì 12 luglio 2012

Barca scelta? E' ora di prepararsi

 La vostra barca c'è! La voglia di vacanza anche!

Ci siamo, la partenza si avvicina e vi trovate a dover decidere cosa portare con voi.

Scegliere quale tipo di abbigliamento e dove riporlo è un fattore importante in barca.

Partiamo dal contenitore: in barca vige un principio fondamentale ed è quello di EVITARE bagagli rigidi, quindi via libera a borsoni morbidi e sacche.

Questa scelta trova la sua ragion d'essere in relazione al fatto che una bagaglio rigido non trova spazio per essere stivato a bordo, e qualora lo trovasse la sua struttura potrebbe causare danni al legno utilizzato a per la pavimentazione.

Ma cosa mettere dentro la vostra borsa?

Tenete presente che il 90% del vostro tempo lo trascorrerete in costume da bagno e scalzi.
Quindi orientatevi su costumi da bagno, magliette a maniche corte, shorts (per le ragazze), qualche (pochi) capo per le uscite serali, cappellino, creme solari (no olii), un paio di scarpe comode per eventuali escursioni sulla terra ferma, infradito.

Mi rivolgo soprattutto alle ragazze, sappiate che sarete ogni giorno in un posto diverso, quindi se utilizzate lo stesso pantalone per due uscite serali non se ne accorgerà nessuno, quindi non esagerate!!!! :-)

Per quanto riguarda invece l'abbigliamento, diciamo più "tecnico" e specifico per la navigazione, di fondamentale importanza per la salvaguardia di salute e comodità sono, oltre al già citato cappellino e creme solari, anche una CERATA e un paio di scarpe con suola in gomma rigorosamente chiara pena fustigate dello skipper!!!!

La cerata serve a ripararsi da spruzzi di acqua, pioggia e vento, mentre le scarpe servono principalmente in fase di manovra quando si pensa che sia necessario spostarsi rapidamente sul ponte, che è pieno di insidie per le dita dei piedi.

Nella vostra borsa poi, non dimenticate una piccola farmacia, poche cose ma utili e tranquillamente acquistabili in farmacia. Cerotti, qualche garza, un flacone di disinfettante e tutti gli eventuali farmaci di cui voi o i vostri compagni dovessero avere bisogno. Da non dimenticare sono i farmaci per il mal di mare. Io personalmente consiglio i cerotti, sono quelli più efficaci tra tutti i prodotti disponibili.

In ultimo, ma non ultimo, non dimenticate un buon libro e della buona musica (le barche normalmente sono dotate di impianto stereo con filo-diffusione all'esterno).
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mercoledì 11 luglio 2012

La scelta della barca

Scegliere la barca per la propria vacanza è sempre una cosa impegnativa, specie se non si hanno conoscenze approfondite in materia.

La prima cosa che ovviamente va considerata nella scelta è il numero dei partecipanti.

Il mio consiglio è quello di non superare le 8 persone per ragioni di convivenza.

Dunque assodato il numero della ciurma potete fare il conto delle cabine che la vostra barca deve avere (esempio: 8 persone 4 cabine, 6 persone 3 cabine)

In base al numero dei partecipanti è opportuno valutare anche il numero dei bagni. A mio avviso infatti superato il numero di sei persone sono raccomandabili 2 bagni

Una volta individuato il tipo di barca non vi resta che sbizzarrirvi a cercare le migliori offerte tra le varie società di charter che operano nella zona

Un elemento per me fondamentale è QUANDO iniziare a cercare. Io consiglio di farlo già a partire da marzo , sia per la possibilità di trovare ottimi prezzi sia per avere un'ampia gamma di scelta, cosa che avvicinandosi all'estate va a calare.

Inviate più richieste di preventivo!!!

Una volta trovata la barca dovete precisare quali sono le vostre esigenze!

Prima di tutto richiedete lo SKIPPER (di cui parlerò in seguito) a meno che uno di voi non sia un esperto velista!!!

Non dimenticate inoltre di richiedere il TENDER e il relativo motore fuoribordo, elemento essenziale per la vostra crociera!

Se a bordo sono previsti animali o bambini valutate l'opportunità di una rete di protezione sulla battagliola.

Ovviamente tutte queste cose costituiscono un extra, fatta eccezione per il tender (escluso il motore)

Allo stesso modo sono extra le spese di pulizia finali e le eventuali lenzuola se richieste ( anche se io vi consiglio il buon vecchio e comodo sacco a pelo)

Normalmente le società di charter richiedono una acconto pari al 50% del totale, all'atto della sottoscrizione del contratto ( da firmare e rispedire) e un saldo pari al restante 50% un mese prima dell'imbarco!

Per quanto riguarda le spese di pulizia molte società le richiedono al momento dell'imbarco così come la cauzione.

E proprio in merito alla cauzione è bene sapere che in Italia si accettano ancora gli assegni mentre nel resto del mondo è necessaria la carta di credito

E così la barca è vostra!